Vuoi fare l’autista-soccorritore o pulire locali e mezzi? Meglio se hai un “diploma da OSS o in scienze infermieristiche”

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Tra le tante offerte di lavoro di questo periodo e gli annunci stravaganti in tal senso, ci è stato appena segnalato questo concorso che merita attenzione: “LA Pubblica Assistenza CROCE VERDE di Monte San Giusto intende selezionare ed contrattualizzare una posizione (con possibilità di estensione ad una seconda posizione) di DIPENDENTE con mansione di AUTISTA – SOCCORRITORE (CCNL ANPAS – AUTISTA SOCCORRITORE – C4)”.


Trattasi di un contratto a tempo determinato di 12 mesi (con possibilità di successiva stabilizzazione) e che prevede 38 ore lavorative settimanali.

Le mansioni? Autista soccorritore per la guida o la composizione di equipaggio espletamento di servizi sanitari di urgenza ed emergenza, servizi sanitari programmati, servizi sociali”. Ma non solo: “Collaborare nel mantenimento in efficienza, pulizia e sanificazione dei locali e dei mezzi associativi”.


Ebbene… Oltre ai requisiti minimi (21 anni di età, patente B, BLSD valido e requisiti di buona condotta), tra i requisiti preferenziali si legge: “Certificazione Ptc, Pblsd, Guida Sicura”, ma soprattutto… Diploma OSS, Scienze Infermieristiche o discipline attinenti (indirizzi sociali e sanitari con sbocco di professioni sociali e sanitarie)”.


Beh, che dire… Fatevi sotto, colleghi infermieri! E sbrigatevi, visto che “la domanda di ammissione al concorso deve essere presentata entro il termine perentorio delle ore 20:00 del giorno 04/01/2023”! Dopodiché… Tutti a fare gli autisti e a pulire i locali e i mezzi di soccorso con scienza e coscienza!

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FORMATO CARTACEO

Guida al monitoraggio in Area Critica

Il monitoraggio è probabilmente l’attività che impegna maggiormente l’infermiere qualunque sia l’area intensiva in cui opera.Non può esistere area critica senza monitoraggio intensivo, che non serve tanto per curare quanto per fornire indicazioni necessarie ad agevolare la decisione assistenziale, clinica e diagnostico-terapeutica, perché rilevando continuamente i dati si possono ridurre rischi o complicanze cliniche.Il monitoraggio intensivo, spesso condotto con strumenti sofisticati, è una guida formidabile per infermieri e medici nella cura dei loro malati. La letteratura conferma infatti che gli eventi avversi, persino il peggiore e infausto, l’arresto cardiocircolatorio, non sono improvvisi ma solitamente vengono preannunciati dal peggioramento dei parametri vitali fin dalle 6-8 ore precedenti.Il monitoraggio è quindi l’attività “salvavita” che permette di fare la differenza nel riconoscere precocemente l’evento avverso e migliorare i risultati finali in termini di morbilità e mortalità.Riconosciuto come fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’infermiere, per precisione, accuratezza, abilità nell’uso della strumentazione, conoscenza e interpretazione dei parametri rilevati, questo volume è rivolto al professionista esperto, che mette alla prova nelle sue conoscenze e aggiorna nel suo lavoro quotidiano, fornendo interessanti spunti di riflessione, ma anche al “novizio”, a cui permette di comprendere e di utilizzare al meglio le modalità di monitoraggio.   A cura di:Gian Domenico Giusti, Infermiere presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Perugia in UTI (Unità di Terapia Intensiva). Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Master I livello in Infermieristica in anestesia e terapia intensiva. Professore a contratto Università degli Studi di Perugia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed internazionali. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.Maria Benetton, Infermiera presso Azienda ULSS 9 di Treviso. Tutor Corso di laurea in Infermieristica e Professore a contratto Università degli Studi di Padova. Direttore della rivista “SCENARIO. Il nursing nella sopravvivenza”. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.

a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | Maggioli Editore 2015

Alessio Biondino