Infermiere di famiglia e comunità: «Evoluzione di una missione»?


A ridosso della giornata internazionale dell’Infermiere (12 maggio), la presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli, ha parlato di nuovo di territorio e dell’infermiere di famiglia e comunità. Lo ha fatto spiegando dettagliatamente a Il Messaggero (VEDI) l’importanza che, nel prossimo futuro, questa figura dovrà necessariamente avere.

«Ricordo che recentemente è stato firmato un protocollo d’intesa tra la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche e la Confederazione delle Associazioni Regionali di Distretto – Società scientifica delle Attività Territoriali, per potenziare i distretti sanitari grazie alla figura soprattutto dell’infermiere di famiglia e comunità» ha detto Mangiacavalli.


Che ha poi continuato: «Non solo quale modello professionale, ma anche come riferimento culturale e organizzativo per le nuove politiche della sanità territoriale. Le attività che il protocollo intende promuovere sono: valorizzare le competenze acquisite dal professionista per rispondere alle nuove esigenze della popolazione, innanzitutto per disporre di servizi di prossimità; favorire l’integrazione tra i diversi professionisti della sanità, anche nell’ambito dell’organizzazione delle strutture di direzione; favorire la diffusione e l’accessibilità di dati epidemiologici tra tutti i professionisti del territorio per sviluppare modelli di cura sempre più rispondenti alle esigenze della popolazione; favorire l’implementazione del modello di community building e, così, i valori di coinvolgimento, produttività, promozione delle connessioni sociali e coprogettazione; favorire la creazione di percorsi di formazione, rivolti in particolare all’infermiere di famiglia e comunità, perché possa acquisire un maggior grado di preparazione nei diversi ambiti di intervento e valorizzare, così, le proprie competenze trasversali.


Il protocollo prevede specifici accordi attuativi in relazione ai singoli progetti di collaborazione e dovrà garantire la collaborazione per la divulgazione dell’attività ai livelli nazionali, regionali e provinciali e una continua e costante collaborazione tra gli eventuali rispettivi gruppi di lavoro, necessaria alla ottimale realizzazione delle rispettive attività.

Il ruolo dei distretti in questo momento e in questo assetto che si sta dando al sistema salute del paese è un ruolo strategico, un punto chiave, la cerniera di congiunzione tra l’ospedale per acuti e la necessità di garantire quella che nel Pnrr è chiamata la sanità di prossimità, salute di prossimità.

Il distretto gioca questo ruolo di connessione: un momento peculiare e anche un luogo fisico e virtuale, grazie alle nuove tecnologie di incontro, confronto, definizione di percorsi, di integrazione multiprofessionale e di integrazione dei Setting assistenziali.

Il distretto è quell’elemento che aiuta a ricomporre la frammentazione del nostro sistema salute, anche inserendo il sociale, e gli infermieri sono al centro e motore di questo cambiamento» ha concluso.


La presidente, come è ovvio che sia, non ha mai parlato di “missione” e non si è lasciata scappare nemmeno per sbaglio altri termini confondenti che tengono ben lontana l’infermieristica italiana dalla professione è o che dovrebbe essere oggi, ma… Lo sappiamo bene: senza parlare di “missione”, “vocazione”, “angeli”, “eroi”, o addirittura di infermiere piacenti scelte apposta per compiacere i vip (VEDI «Infermiere? Papà le voleva solo giovani e carine, abbiamo fatto dei casting») i media italiani sembrano proprio non sapere come introdurre ai cittadini l’argomento Infermieristica

AddText 05 11 11.47.31

Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

FORMATO CARTACEO

Manuale per l’Infermiere collaboratore professionale

Questo manuale è destinato sia a professionisti esperti, sia a coloro che devono studiare per superare le prove di un concorso per il profilo da infermiere. Gli argomenti vengono trattati in modo chiaro e approfondito, seguendo le indicazioni dei programmi d’esame dei concorsi delle Aziende Ospedaliere e delle ASL. Nella prima parte del libro vengono descritti l’evoluzione e gli aspetti normativi del Sistema Sanitario Italiano, partendo dall’istituzione e dalle principali riforme del Servizio Sanitario Nazionale arrivando fino al PNRR. L’analisi prosegue con un focus storico e legislativo dell’Infermiere (il profilo professionale, il Codice Deontologico, il percorso di formazione continua ECM, il Codice di Comportamento e le principali teorie infermieristiche) e dell’OSS, descrivendo il percorso che va dall’infermiere generico fino alla figura dell’Operatore Socio Sanitario. Il manuale tratta il processo di assistenza (i modelli per la valutazione delle attività assistenziali) e la ricerca infermieristica con la descrizione delle evidenze nella pratica professionale, con un focus specifico sull’Evidence-Based Medicine (EBM) e sull’Evidence-Based Nursing (EBN). Una parte si focalizza sulle strategie da implementare per garantire la sicurezza sia dei pazienti che degli operatori sanitari, includendo aspetti come il risk management, l’health technology assessment e le infezioni correlate all’assistenza-ICA. Viene inoltre trattata la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, in particolare il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. L’ultima parte offre un approfondimento sull’assistenza infermieristica, descrivendo gli strumenti operativi disponibili, come linee guida, protocolli, procedure, PDTA, scale di valutazione e cartella infermieristica. Vengono anche discusse le principali procedure adottate, tra cui Case Management, Primary Nursing e telemedicina, insieme alle diverse tipologie di assistenza, che comprendono quella di base, internistica, area critica sia in ambito intraospedaliero che extraospedaliero, e assistenza perioperatoria. Nella sezione online collegata al libro sono disponibili alcuni approfondimenti normativi. Ivano CervellaLaurea in Infermieristica, Master di I° Livello in Management e Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di II° Livello in Organizzazione, Management, Innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Progettista percorsi formativi ECM (Educazione Continua in Medicina), Membro di “Selezioni – Equipe didattica – Esami OSS”, Docente SSN. di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Università Piemonte Orientale) e del corso OSS, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario.Carlo CatanesiLaurea in Infermieristica, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di I° livello in Management e Coordinamento delle professioni sanitarie, Master di II° livello in Management e Direzione di strutture complesse. Infermiere presso la S.S. Grandi Ustioni dell’ AOU CSS di Torino, Docente SSN, vanta numerose pubblicazioni scientifiche ed esperienze professionali e didattiche in ambito sanitario.

 

Ivano Cervella, Carlo Catanesi | Maggioli Editore 2025

Alessio Biondino