Il deputato del Partito Democratico, Silvio Lai, ha denunciato un caso di discriminazione nei confronti di una infermiera sarda incinta, a cui sarebbe stata negata l’assunzione da parte della Asl (Azienda Sanitaria Locale). Lai ha sollevato la questione in Parlamento, criticando la grave decisione dell’amministrazione pubblica: «Nel primo secolo degli anni Duemila succede ancora questo e l’aberrazione sta nel fatto che a prendere la decisione è una amministrazione pubblica che ignora pure le regole in materia.
Succede in Sardegna a una giovane infermiera, in graduatoria come idonea in un concorso da collaboratore professionale infermiere promosso dall’Azienda ospedaliera Brotzu, che dopo essere stata contattata da Areus, l’Azienda regionale emergenza urgenza, aveva accettato la proposta di assunzione a tempo pieno ed indeterminato».
Secondo quanto riferito dal parlamentare sardo (VEDI Sardinia Post), «il dietrofront, messo nero su bianco dall’avvocato dell’infermiera, sarebbe arrivato per decisione del direttore generale dell’azienda sanitaria che comunicava ai sindacati, il 26 giugno, l’impossibilità a procedere all’assunzione a fronte del fatto che nella visita preassuntiva, pur essendo stata dichiarata idonea escluse temporaneamente le sole attività notturne e quelle dei mezzi di soccorso 118, la lavoratrice aveva dichiarato il suo stato di gravidanza di tre mesi».
Lai specifica che «non si tratta solo di un fatto grave e discriminatorio, ma l’azienda sanitaria forse ignora di aver compiuto un atto in aperta violazione del Codice delle pari opportunità a fronte di una consolidata giurisprudenza. Fatto che meriterebbe di essere affrontato nelle competenti sedi giudiziarie qualora non corretto immediatamente dagli organi politici e tecnici competenti».
«Chissà se la Giunta regionale si è accorta di queste violazioni e se intende intervenire rimuovendo la direzione generale dell’azienda piuttosto che convocare impropriamente riunioni propagandistiche negli ospedali. Noi dal nostro canto denunciamo ai ministeri competenti il gravissimo atto di discriminazione avvenuto in una azienda sanitaria in Sardegna» conclude il deputato Pd.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento