L’assistenza infermieristica al paziente chirurgico si basa su buone pratiche e attenzioni universali, valide in qualsiasi contesto ospedaliero o di cura.
In questo articolo approfondiremo alcuni concetti chiave del nursing chirurgico di base, la cui adozione rafforzerà, in seguito, qualsiasi altro contesto protocollare che affronteremo nel corso della nostra carriera professionale.
Indice
Nursing di base in chirurgia
L’Assistenza infermieristica di base in Chirurgia Generale si basa su buone pratiche e attenzioni universali, valide in qualsiasi contesto ospedaliero o di cura. In questo articolo approfondiremo alcuni concetti chiave del nursing chirurgico di base, la cui adozione rafforzerà, in seguito, qualsiasi altro contesto protocollare che affronteremo nel corso della nostra carriera professionale.
La prima fase inizia già al momento del ricovero e quindi dell’accettazione del paziente nel reparto:
- si baderà infatti a soddisfare quelli che sono i primi bisogni di un individuo che si ritrova improvvisamente in un ambiente diverso da quello familiare e che certamente presenta una situazione di disagio psichico senz’altro notevole, legato al suo stato di malattia;
- sarà importante curare in questa fase gli aspetti umani, valorizzando quelli che sono i fattori fondamentali di questo momento, rappresentati in particolare da quelli ambientali, psichici e fisici;
- notevole importanza ha il ricevimento in un ambiente adeguato alle necessità del paziente e reso il più possibile confortevole;
- l’infermiere dovrà dimostrare pertanto la migliore comprensione possibile verso il paziente ed i familiari, mostrandosi disponibile (nei limiti del servizio) e rassicurante;
L’infermiere utilizzando la cartella infermieristica inizierà a prendere nota dei dati anagrafici, della data e della diagnosi presunta, raccoglierà notizie sulla storia clinica dell’ammalato (presenza di bisogni speciali, allergie, patologie pregresse e croniche, etc.) e sulle condizioni generali, modalità del respiro, alimentazione, defecazione, minzione, stato di coscienza grado di dipendenza, assunzione di alcool, tabacco, stupefacenti, evidenziando cosi i fattori fisici di questo momento.
I filtri di questa raccolta dati si baseranno sui modelli adottati dalla proprio azienda (ad es. modelli di Gordon).
La seconda fase ha come obiettivo la soddisfazione dei bisogni giornalieri del paziente in attesa dell’intervento chirurgico. Si dovranno pertanto curare:
- i fattori ambientali, rappresentati dal microclima, dall’igiene e dalla gestione razionale dell’ambiente di degenza tramite attribuzione dei compiti al personale di supporto;
- i fattori psichici, legati alla particolare situazione psichica del ricoverato, che ci dovrà portare a considerare e capire il suo stato d’animo, aiutandolo con tutte le nostre forze a superare lo stress ed i problemi interiori connessi alla malattia ed alla ospedalizzazione; si dovranno allo stesso tempo valutare e facilitare i rapporti interpersonali che si verranno via via a creare tra il paziente, i medici, gli infermieri e gli altri pazienti;
- i fattori fisici, le cure igieniche, la prevenzione nei lungo-degenti delle lesioni da pressione, l’alimentazione, il bisogno di sonno e riposo;
- i fattori terapeutici, quali la somministrazione dei farmaci secondo le varie vie (orale, rettale, parenterale, etc.), l’effettuazione di clisteri, il controllo del corretto ed efficace posizionamento di eventuali cateteri venosi (fleboclisi, nutrizione parenterale), l’eventuale apposizione di catetere vescicale prescritto;
L’infermiere dovrà poi collaborare con i medici nella fase diagnostica, ovvero si occuperà di osservare ed annotare i vari parametri relativi alle principali funzioni organiche del paziente (peso, alvo, diuresi giornaliera, temperatura, respiro, pressione, polso).
Inoltre, l’infermiere durante l’assistenza di base in chirurgia dovrà raccogliere i campioni per esami di laboratorio preparare il paziente secondo le modalità richieste per l’esecuzione di esami strumentali (colangiografia, T.C. , ecografia endoscopia, elettromanometria esofagea, etc.).
Dopo queste due fasi che potremmo definire comuni a tutte le unità operative, si dovranno affrontare i problemi più strettamente legati all’assistenza al paziente chirurgico nel periodo pre- e post-operatorio.
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Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione
Manuale per l’Infermiere collaboratore professionale
Questo manuale è destinato sia a professionisti esperti, sia a coloro che devono studiare per superare le prove di un concorso per il profilo da infermiere. Gli argomenti vengono trattati in modo chiaro e approfondito, seguendo le indicazioni dei programmi d’esame dei concorsi delle Aziende Ospedaliere e delle ASL. Nella prima parte del libro vengono descritti l’evoluzione e gli aspetti normativi del Sistema Sanitario Italiano, partendo dall’istituzione e dalle principali riforme del Servizio Sanitario Nazionale arrivando fino al PNRR. L’analisi prosegue con un focus storico e legislativo dell’Infermiere (il profilo professionale, il Codice Deontologico, il percorso di formazione continua ECM, il Codice di Comportamento e le principali teorie infermieristiche) e dell’OSS, descrivendo il percorso che va dall’infermiere generico fino alla figura dell’Operatore Socio Sanitario. Il manuale tratta il processo di assistenza (i modelli per la valutazione delle attività assistenziali) e la ricerca infermieristica con la descrizione delle evidenze nella pratica professionale, con un focus specifico sull’Evidence-Based Medicine (EBM) e sull’Evidence-Based Nursing (EBN). Una parte si focalizza sulle strategie da implementare per garantire la sicurezza sia dei pazienti che degli operatori sanitari, includendo aspetti come il risk management, l’health technology assessment e le infezioni correlate all’assistenza-ICA. Viene inoltre trattata la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, in particolare il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. L’ultima parte offre un approfondimento sull’assistenza infermieristica, descrivendo gli strumenti operativi disponibili, come linee guida, protocolli, procedure, PDTA, scale di valutazione e cartella infermieristica. Vengono anche discusse le principali procedure adottate, tra cui Case Management, Primary Nursing e telemedicina, insieme alle diverse tipologie di assistenza, che comprendono quella di base, internistica, area critica sia in ambito intraospedaliero che extraospedaliero, e assistenza perioperatoria. Nella sezione online collegata al libro sono disponibili alcuni approfondimenti normativi. Ivano CervellaLaurea in Infermieristica, Master di I° Livello in Management e Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di II° Livello in Organizzazione, Management, Innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Progettista percorsi formativi ECM (Educazione Continua in Medicina), Membro di “Selezioni – Equipe didattica – Esami OSS”, Docente SSN. di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Università Piemonte Orientale) e del corso OSS, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario.Carlo CatanesiLaurea in Infermieristica, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di I° livello in Management e Coordinamento delle professioni sanitarie, Master di II° livello in Management e Direzione di strutture complesse. Infermiere presso la S.S. Grandi Ustioni dell’ AOU CSS di Torino, Docente SSN, vanta numerose pubblicazioni scientifiche ed esperienze professionali e didattiche in ambito sanitario.
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Nursing pre-operatorio
Il nursing pre-operatorio prevede la preparazione amministrativa del paziente, quella psichica, quella fisica e pre-anestesiologica.
Particolare attenzione all’igiene deve essere posta nella preparazione fisica rappresentata dalla accurata rasatura del campo operatorio e del successivo lavaggio del paziente mediante doccia antisettica o come da protocollo aziendale previsto.
Il paziente chirurgico è infatti particolarmente esposto al rischio di infezioni sia per le lesioni che la barriera cutanea subisce durante l’intervento stesso, che per l’assunzione di varie sostanze che possono indebolire i meccanismi naturali di difesa dell’organismo.
Pertanto è necessario valutare lo stato di igiene del paziente, e lo stato di preparazione all’intervento per evitare che l’operazione possa essere rimandata. Soprattutto nei termini di:
- Igiene generale del paziente
- Eventuale tricotomia
- Pulizia del colon (tramite clistere)
- Invitare il paziente al digiuno come previsto da protocollo operativo
- Rimozione di eventuali protesi: dentarie, lenti a contatto, ecc…
- Rimozione di monili, smalto ungueale
- Posizionamento di catetere vescicale e calze anti-trombo se previste o prescritte.
- Fare urinare il paziente prima dell’ingresso in sala operatoria.
- Portare in sala operatoria insieme al paziente la cartella clinica e quella infermieristica.
Nursing post-operatorio
Nel post-operatorio immediato, oltre alla esecuzione della terapia prescritta, particolare attenzione dovrà essere posta nell’osservazione ed annotazione di tutti quei parametri che, se alterati, possono evidenziare l’insorgenza di uno stato patologico nel paziente operato:
- modalità del risveglio (polso, P.A.,respiro, temperatura, stato psichico, dolore);
- presenza di vomito e/o nausea
- controllo della diuresi (quantità e aspetto)
- controllo della ferita e dei drenaggi eventualmente apposti in sala operatoria:
- La funzione dei drenaggi è quella di monitorare e fornire indicazioni sulla eventuale comparsa di secrezioni o versamenti anomali.
- Solitamente è presente solo una modesta fuoriuscita di liquido sieroso o leggermente rosato per la presenza di minime quantità di sangue; la fuoriuscita di sangue in quantità cospicua documenterà invece la possibilità d’insorgenza di una emorragia, mentre negli operati sulle vie biliari, la fuoriuscita di bile evidenzierà una perdita dal distretto sul quale è avvenuto l’intervento (colecisti, coledoco, ecc.)
- controllo di eventuali monitor elettrocardiografici o di apparecchi respiratori.
Il nursing postoperatorio nei giorni successivi all’intervento chirurgico prevede, oltre al controllo e l’annotazione dei parametri fisiologici del paziente (polso, P.A., diuresi, ricomparsa della motilità intestinale, respiro, temperatura), prevede una particolare attenzione sulla sorveglianza della ferita e dei drenaggi.
A questo proposito, bisogna ricordare che il rischio di infezione per il paziente chirurgico continua anche dopo l’intervento, ed è pertanto essenziale ridurlo ricorrendo ad accorgimenti a scopo antisettico durante l’effettuazione di manovre potenzialmente inquinanti quali sono le medicazioni, sia della ferita che dei drenaggi.
Da non sottovalutare la razionale preparazione del carrello di medicazioni, che deve essere adeguatamente disinfettato e nel quale deve esservi una razionale ed opportuna separazione tra il materiale di medicazione sterile e quello già utilizzato.
L’effettuazione di pratiche terapeutiche, igieniche e riabilitative (somministrazione dei farmaci, clisteri, igiene personale del malato, ambientale, del catetere vescicale mediante lavaggi con soluzioni antibiotiche, igiene di cateteri venosi per l’alimentazione parenterale, rieducazione motoria ed alimentare del paziente).
Oltre alla continua sorveglianza sull’insorgenza di complicazioni circolatorie, infettive, psicomotorie, addominali e all’eventuale effettuazione di prelievi per controlli di laboratorio.
Ulteriori raccomandazioni e linee guida
In emergenza il piano di assistenza può subire delle accelerazioni per evitare che il paziente abbia danni da procedure più lente anche se accurate.
Il corretto protocollo di nursing del paziente chirurgico, al momento della sua applicazione pratica si potrà scontrare con difficoltà di varia natura ed è compito dell’infermiere adattare il protocollo alle reali esigenze del paziente.
Infine, un consiglio sempre valido per qualsiasi contesto, non solo quello operatorio: ciascun professionista deve impegnarsi in modo globale nell’affrontare e gestire le molteplici problematiche che oggi caratterizzano la nostra professione, con l’obiettivo costante di tutelare al meglio il paziente.