La dott.ssa Samanta Grossi, presidente dell’Ordine degli infermieri di Treviso, ha subìto un attacco informatico piuttosto triste e imbarazzante: la sua bacheca Facebook, a un certo punto, si è riempita di materiale pedopornografico di origine ignota.
Profilo social oscurato
La presidente, avvertita da un’amica di quanto stava accadendo sul suo profilo social, ha subito provato a cambiare la password del suo account e ha segnalato a Facebook di essere estranea a quelle pubblicazioni, ma è servito a ben poco: il social ha prontamente oscurato il profilo (per almeno 72 ore), paventando anche la possibilità di una denuncia penale.
Un vero e proprio incubo, che è stato denunciato alla polizia postale. Ma per quale motivo la dott.ssa Grossi avrebbe subito un attacco di questo tipo? E chi avrebbe avuto interesse ad hackerare il suo profilo social?
Un attacco no vax?
Da quanto si apprende tramite Il Gazzettino (che ha riportato la notizia), non ci sono ancora informazioni sugli autori del gesto e sui motivi, ma… Sembra che la presidente sia già stata vittima, non molto tempo fa, di attacchi violenti da parte di una frangia no vax insita nella categoria infermieristica.
Non è da escludere, quindi, una matrice antivaccinista, così come ha spiegato la Grossi: “Non si può escludere nulla. Negli ultimi tempi ho avuto un duro confronto con un’infermiera al centro di un procedimento disciplinare nell’ambito della vaccinazione obbligatoria contro il Coronavirus.
Mi ha risposto che aveva tante mie foto a disposizione. Le ho chiesto se mi stava minacciando. Ma non voglio nemmeno pensare che si possa arrivare a tanto”.
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