Incaviglia: “Formazione degli infermieri? Anacronistica e assolutamente obsoleta, li prepara allo sfruttamento”


In risposta al presidente dell’Ordine degli Infermieri di Forlì-Cesena, Marco Senni, che ha parlato di una formazione degli infermieri non obsoleta, bensì pregna di competenze avanzate (VEDI articolo Il presidente Opi: “Quella dell’infermiere non è una formazione obsoleta, agiamo con competenze avanzate”), è arrivata la risposta dell’Infermiere Legale Matteo Incaviglia, che ci ha inviato in Redazione quanto segue.


«Gentile direttore,
leggo con stupore, ma forse non più di tanto, le dichiarazioni rese dal presidente Opi Forlì-Cesena, Marco Senni  alla testata giornalistica Corriere Romagna e riportate dalla vostra testata in data odierna 24.07.2024.


Orbene, nelle sue argomentazioni più o meno condivisibili, il citato presidente alla domanda circa l’attrattività e gli allarmi lanciati dai sindacati e dai rappresentanti di categoria, consci che senza infermieri il sistema può davvero crollare e quindi – su Cosa fare per invertire la rotta? – Risponde: “Prima di tutto bisogna ricorrere ad azioni concrete per rendere la professione attrattiva. Dobbiamo uscire un po’ dal retaggio culturalerispetto al quale l’infermiere ha una formazione obsoleta, non è così. Oggi la formazione avviene in contesti universitari e nel nostro quotidiano agiamo con competenze avanzate”. 


Delle due l’una: o il presidente non conosce la realtà dei Cdl o altera la realtà stessa e non so qual è la peggiore delle due. Difatti tutti sanno, ma proprio tutti, come nei tirocini dei Cdl di Infermieristica gli studenti vengono sistematicamente adibiti al rifacimento dei letti, al cambio dei pannoloni, traverse e tutta una serie di attività che poco hanno a che vedere ad un Corso di studi di livello Universitario.


Pertanto, egregio presidente, proprio perché oggi la formazione avviene in contesti Universitari come da Lei stesso affermato, se un malevolo retaggio culturale c’è è proprio questo non certo quello a cui si riferisce Lei. Sembra quasi che, nel pieno stile italiano, il malevolo retaggio culturale sia creato da chi denuncia le vergognose storture di una formazione anacronistica e assolutamente obsoleta, che prepara gli studenti allo sfruttamento del lavoro (demansionamento feroce) e non invece da chi si ostina a tenere vivo e vegeto questo sistema che vede la Professione Infermieristica come la classe operaia del sistema. Altro che Professione Intellettuale di cui i Lor Signori spesso si riempiono la bocca!!!


O forse Professione intellettuale perché c’è un obbligo di iscrizione ad un ordine con relativo obbligo di pagamento di una tassa?

Io penso che il Presidente, lui come altri, dovrebbe impegnarsi di più nel tutelare la dignità degli Infermieri che rappresentano.

Matteo Incaviglia
Infermieristica Legale».

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Alessio Biondino

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