Atti osceni davanti alle infermiere in servizio: 48enne in carcere

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Non bastavano aggressioni con minacce, spintoni, schiaffi, botte, coltellate e addirittura con delle seghe da falegname (VEDI). Gli operatori sanitari italiani devono addirittura assistere, loro malgrado, a spiacevoli teatrini osceni che gli si presentano davanti durante il turno di lavoro.

Autoerotismo in neonatologia

È accaduto lo scorso maggio all’ospedale di Gallarate, dove un gruppo di infermiere della Neonatologia, all’interno della loro unità, nei pressi del Pronto Soccorso Pediatrico, si è trovato davanti un uomo nudo che compieva indisturbato atti di autoerotismo.

Fortunatamente nessuna delle professioniste è stata molestata o è venuta in contatto col maniaco, ma… Immaginiamo che lo spavento, lo sdegno e il turbamento per il triste spettacolo non abbiano di certo riempito di gioia le malcapitate.

Recidivo

Trattasi di un caso isolato e difficilmente prevedibile? Ovviamente… No: il soggetto, un clochard italiano e pregiudicato di 48 anni, era alquanto noto alle forze dell’ordine locali. Nel tempo si era infatti distinto per svariati episodi di violenza e di molestie all’interno del nosocomio.

A giugno, di notte, in pronto soccorso, intanto che minacciava di uccidere il medico di turno, egli ha infatti sfasciato a testate la vetrata del triage in quanto i sanitari non reputavano opportuno consegnargli alcuni medicinali.

Altresì, è stato accusato di porto di armi abusivo o di oggetti atti ad offendere, in quanto vagava per l’ospedale brandendo un grosso cacciavite non si sa con quali intenzioni.

È stato anche accusato di danneggiamento aggravato, visto che ha ben pensato, un giorno come tanti, di distruggere una sedia a rotelle scagliandola contro la guardiola delle guardie giurate (sempre in pronto soccorso).

In carcere

Nel pomeriggio di martedì 27 luglio, dopo un’ indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio (Pm: dottoressa Flavia Salvatore), i carabinieri della Compagnia di Gallarate hanno finalmente eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’esagitato.

Problema risolto. Fino a quando?

Che, almeno per un po’, lascerà in pace operatori sanitari e pazienti dell’ospedale. Ma… Fino a quando? Il problema delle aggressioni al personale sanitario va affrontato in modo serio e risolutivo. Al più presto. Urgono presidi delle forze dell’ordine. Sono necessarie condanne esemplari e certezza della pena.

Autore: Alessio Biondino

Infermiera aggredita con una sega a Napoli

Alessio Biondino

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