“BASTA con propaganda e passerelle, la sanità vuole risposte concrete!”

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Un grido d’allarme, lanciato da Giusepe Donati della Cisl Fp e riferito nello specifico alla sanità fermana, spiega alcuni dei problemi che attanagliano il rapporto tra politica, dirigenze aziendali e operatori sanitari italiani. Invitando il personale a partecipare al prossimo consiglio comunale aperto al pubblico (in programma per mercoledì 10 alle 17:30), Donati infatti sottolinea: «Sarebbe importante che partecipasse anche il personale della sanità fermana, per manifestare il disagio costante che vive nei posti di lavoro nonché dell’Ordine Professionale degli Infermieri di Fermo e di tanti cittadini che hanno a cuore la sanità pubblica nella nostra Provincia.


Non basta infatti solo lamentarsi con il chiacchiericcio da bar, per il vergognoso fenomeno delle liste di attesa o l’impossibilità di accedere ai Servizi diagnostici, ambulatoriali o specialistici della Sanità Pubblica. Il disagio e l’irritazione vanno rappresentati nelle sedi opportune soprattutto quando in esse sono presenti i massimi esponenti della politica regionale, responsabili di una riforma sanitaria, purtroppo rimasta incompiuta, che, al di là della propaganda, ha migliorato né la vita dei professionisti sanitari né quella degli utenti pazienti del territorio fermano».


E ancora: «Inutile accapigliarsi sulle tecnologie o sui robot se prima non si risolve il problema atavico per il fermano del reclutamento di professionalità specializzate, professionisti sanitari, operatori sociosanitari senza creare posti letto in ospedale, rafforzare tutto il comparto amministrativo e tecnico, che rendano possibile un’assistenza adeguata e qualificata ai pazienti sempre più anziani e senza supporto familiare quindi dipendenti dall’opera insostituibile di infermieri ed OSS. Senza dimenticare tutta l’area territoriale e quella residenziale senza le quali il carico sull’ospedale Murri diventa insopportabile».


Come ricordato dal sindacato, in Ast Fermo mancano decine di infermieri: ci sono 19 infermiere in congedo per gravidanza, 9 in aspettativa, diversi altri (61) che beneficiano dei permessi di legge 104 e non mancano quelli con contratti part-time o con limitazioni e prescrizioni (115). E l’età media dei lavoratori si sta innalzando drasticamente, con tutto ciò che ne consegue (VEDI Il Resto del Carlino).


«Su questi problemi concreti e che condizionano la qualità dell’assistenza resa ai cittadini – conclude Donati – il Presidente e l’Assessore dovrebbero dare delle soluzioni altrettanto concrete, altrimenti sarà la solita passerella oppure un modo per farci pesare il regalo del famoso robot chirurgico, credendo che con questo tutte le criticità della sanità fermana possano considerarsi superate».

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Alessio Biondino

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