Bimbo rischia di annegare nel parco acquatico, salvato da infermiera fuori servizio

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In un tardo pomeriggio di agosto, precisamente il giorno 25, un piccolo di soli 4 anni ha vissuto un pericoloso incidente in una piscina del parco acquatico Oplà Village di Pogliano Milanese, nella Città Metropolitana di Milano. La tragica sorte sembrava in agguato, ma è stata un’infermiera fuori servizio a trasformare il dramma in un lieto fine.

Mentre il sole si abbassava sull’orizzonte e l’orario di chiusura si avvicinava, intorno alle 18:40, le grida di un altro bimbo hanno squarciato l’aria della piscina riservata ai più giovani. A galleggiare immobile, in quella stessa acqua destinata al divertimento e alla spensieratezza, c’era un bambino privo di coscienza.


Senza esitazione, una donna infermiera di 47 anni, presente nelle vicinanze, si è gettata immediatamente nell’azione. Attraverso il coraggioso utilizzo del massaggio cardiaco, ha sfidato il tempo e la paura, cercando di riportare alla vita quel piccolo corpo inerte. Le sue mani esperte e il suo coraggio hanno fatto la differenza.

I primi segni di ripresa hanno inizialmente dato speranza, ma il destino ha ancora una volta osato sfidare la volontà. Tuttavia, l’infermiera non si è arresa, e il suo impegno instancabile ha alla fine trionfato. Il battito del cuore del piccolo si è stabilizzato, e il rischio di un tragico epilogo si è allontanato.


Il parco acquatico è stato teatro di un’ulteriore corsa contro il tempo. L’ambulanza e persino un elicottero sono arrivati in soccorso. Una volta che la situazione è stata considerata stabile, il bambino è stato trasportato all’ospedale Civile di Legnano in codice giallo, seguito da una pattuglia dei carabinieri.

Le indagini, guidate dalle forze dell’ordine, cercano di fare luce su questo incidente dai contorni dolorosi. La vittima, un bimbo di origine srilankese nato in Italia nel 2019, era al parco insieme ai suoi genitori. La loro momentanea distrazione potrebbe aver contribuito all’accaduto, una situazione triste che ha portato il piccolo a rischiare di annegare nonostante il livello dell’acqua fosse appena di 40 centimetri.


Fortunatamente, la tenacia dell’infermiera ha fatto la differenza tra la vita e la morte in quell’inaspettato e drammatico scenario. Il piccolo, finalmente fuori pericolo, ha dimostrato quanto sia preziosa la tempestività dell’intervento umano e quanto possa influire positivamente sui destini di chi, ancora troppo giovane, incontra i pericoli della vita.

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Alessio Biondino

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