Carenza di infermieri? Certo, è una professione ‘laureata’ pagata da ‘diplomata’

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In una intervista a Affariitaliani.it Andrea Bottega, il segretario nazionale del sindacato Nursind, ha gettato del sale sui nervi scoperti della professione infermieristica. Per ciò che concerne temi come il riconoscimento professionale, la carenza di personale e gli aspetti economici, infatti, non le ha di certo mandate a dire.

‘Francia e Spagna hanno il doppio dei nostri infermieri’

Bottega ha sottolineato come vi sia una necessità impellente “di valorizzazione della professione, in modo tale che si possa giungere, o almeno approssimarsi, al numero di infermieri degli altri paesi europei. Per fare un esempio Francia e Germania hanno il doppio dei nostri infermieri, e ciò vuol dire che la guerra che tutti stiamo combattendo loro la affrontano con il doppio delle truppe”.

‘Il problema economico frena l’appetibilità della scelta professionale’

Per il segretario quella infermieristica E’ una professione ‘laureata’ pagata da ‘diplomata’, come nei primi anni Novanta del secolo scorso quando la formazione dell’infermiere avveniva ancora a livello regionale e non universitario.

La differenza di retribuzione con la Germania è di circa 15 mila euro. Così anche con la Spagna e l’Inghilterra. Quindi perché ci si dovrebbe trattenere in Italia? Di fronte alla disponibilità di posti messi al bando le domande da parte degli infermieri sono meno della metà, ed è chiaro che il problema economico frena anche l’appetibilità della scelta professionale.

‘Abbiamo bisogno di giovani’

E da questo punto di vista, avere tanti posti al bando quante sono le domande comporta anche non fare selezione, e quindi abbassare la qualità. E’ necessario quindi creare un’appetibilità economica ma anche di crescita professionale. Aggiungo che le dotazioni di personale sono vecchie, l’età media è di 50 anni. Abbiamo bisogno di giovani, che abbiano anche familiarità con le nuove conoscenze digitali”.

Conclusioni

Problemi conosciuti, cronici, oseremmo dire atavici, che la pandemia globale ha solo messo a nudo una volta per tutte. I professionisti sono infinitamente grati per i diversi attestati di stima e le iniziative di ringraziamento e di riconoscenza che, in questo lungo periodo, ciclicamente si sono ripetuti in loro favore. Ma sono stremati, sotto organico, contrattualmente sbeffeggiati, spesso a mani nude contro la pandemia e… Sono un tantino stanchi.

Ribadiamo: crediamo fermamente che sia finalmente giunto il tempo di intavolare trattative per dei riconoscimenti veri. Urgono assunzioni. Urgono adeguamenti contrattuali ed economici. Urge crescita.

Autore: Alessio Biondino

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