La carenza di personale infermieristico e di supporto nella Medicina d’urgenza dell’Ausl di Imola finisce ancora nel mirino della Fials. Il sindacato autonomo ha recentemente presentato un esposto ai Nas per denunciare la situazione critica all’interno dell’Ospedale Santa Maria della Scaletta. Tale iniziativa ha ottenuto il sostegno del consigliere regionale della Lega, l’imolese Daniele Marchetti, che riveste anche il ruolo di vicepresidente della commissione Sanità nell’ente di viale Aldo Moro a Bologna.
In un contesto di difficoltà nella sanità emiliano-romagnola, la denuncia della Fials rappresenta un campanello d’allarme che richiede azioni immediate e decisive, come sottolinea Marchetti (VEDI Il Resto del Carlino). L’esposto mette in luce una situazione ormai allarmante e suscita giustificata preoccupazione.
Secondo l’esponente di opposizione, quanto denunciato dall’organizzazione sindacale rappresenta solamente l’ultimo tassello di una serie di gravi problemi che affliggono il servizio sanitario regionale. Non si può ignorare, infatti, la presenza di recenti buchi di bilancio, che hanno causato ripercussioni finanziarie-organizzative significative e una severa richiesta di responsabilità da parte della Corte dei Conti.
Quest’ultima, in occasione del giudizio di parifica espresso in merito al rendiconto 2022 della Regione, ha fatto riferimento a coni d’ombra e ha sottolineato che la spesa in sanità non sembra giustificata dal fabbisogno effettivo.
La situazione critica nel personale infermieristico e le difficoltà finanziarie-organizzative pongono un’enorme sfida al sistema sanitario regionale. È evidente che siano necessari interventi immediati per garantire una gestione efficiente delle risorse, un adeguato reclutamento di personale e un miglioramento complessivo dei servizi di emergenza.
È fondamentale che le istituzioni coinvolte adottino misure concrete e rapide per affrontare questa emergenza, salvaguardando la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile superare le difficoltà e restituire alla sanità emiliano-romagnola la solidità e l’efficacia che merita.
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