La presenza di cerume all’interno del canale uditivo esterno è un problema molto comune nei pazienti di tutte le età, seppure non è una questione di urgenza, può comportare ipoacusia, fastidio, vertigini, acufeni e molto altro ancora. Come fare il lavaggio auricolare in caso di tappo di cerume?
Indice
Cosa è il cerume, perché si forma e che sintomi dà?
La presenza di tappi di cerume è una condizione molto comune nella popolazione; si stima che il 4% degli adulti, soprattutto anziani, presenti questa problematica.
La rimozione del tappo di cerume è una procedura semplice, ma può comportare gravi complicazioni (fino alla perforazione del timpano) se non eseguita da professionisti sanitari.
Il tappo di cerume è un’ostruzione dovuta alla formazione di una massa ceruminosa che blocca, in parte o totalmente, il lume del canale uditivo esterno, comportando diversi problemi.
Le cause della formazione di un tappo di materiale ceruminoso sono varie: dermatite seborroica all’interno del canale uditivo, otiti, psoriasi e altre patologie dell’orecchio possono provocare una produzione eccessiva di cerume che comporta la formazione di masse che occludono, totalmente o parzialmente, il canale uditivo.
Altre cause sono dovute all’età: nei bambini e negli anziani, la formazione di cerume è più abbondante per diversi motivi, ma porta in entrambi i casi alla formazione di tappi. Infine, una delle cause più comuni di formazione del tappo di cerume è la pratica errata di pulire le orecchie con i cotton-fioc.
Molte personale hanno la cattiva abitudine di utilizzare il distale cotonato per pulire il canale uditivo; così facendo, però, spingono il cerume ad accumularsi all’interno dell’orecchio formando una massa di cerume che crea molti problemi.
Come capire se c’è un tappo di cerume?
Spesso il tappo di cerume non dà segnali che permettano di riconoscerlo preventivamente, anche perché la sua lenta formazione porta la persona ad abituarsi lentamente al calo dell’udito e non si accorge della situazione fino a quando non è abbastanza grave da manifestare sintomi: dalla più comune ipoacusia (non sentire dall’orecchio), al dolore e al fastidio, alle vertigini e al fastidiosissimo acufene (sentire un fischio o ronzio costante).
Solo allora, di solito, le persone si rivolgono a un medico che, in base a sintomi, anamnesi ed eventuale otoscopia, riuscirà a comprendere il problema e a formulare una diagnosi.
Come si rimuove il tappo di cerume?
Per rimuovere il tappo di cerume è necessario praticare il lavaggio auricolare.
Questa manovra deve essere eseguita da personale sanitario esperto nella procedura, in quanto non è priva di complicanze importanti come la perforazione del timpano e/o otoraggie.
Prima di effettuare il lavaggio auricolare in caso di tappo di cerume, è necessario avere un quadro chiaro della situazione clinica: il medico (MMG o specialista ORL) riscontra la presenza del tappo di cerume attraverso un otoscopio oppure, eventualmente, l’infermiere esperto nella procedura riporta la presenza del tappo per prescriverne la rimozione.
Secondariamente, è necessario acquisire un’anamnesi clinica, perché il lavaggio auricolare, non essendo privo di complicanze, è controindicato in caso di sospetta o documentata perforazione del timpano, otiti, patologie acute del condotto, o segni e sintomi come vertigine, perdita di materiale dall’orecchio, dolore, gonfiore o rossore.
Qual è la procedura per il lavaggio auricolare?
In caso contrario, si potrà procedere con il metodo classico per rimuovere il tappo di cerume: il lavaggio auricolare con lo “schizzettone“, una siringa di grossi volumi, 60 o 100 ml, con becco a cono o con adattatore auricolare (una mascherina da posizionare sulla siringa che aumenta la pressione di getto), soluzione fisiologica e agenti ceruminolitici (es. Cerulisina).
Il metodo per rimuovere il tappo di cerume è composto da due fasi. Sarà necessario, prima, procurarsi il materiale occorrente:
- telino;
- siringa di grosse dimensioni, con cono catetere e/o adattatore, priva di ago;
- arcella;
- soluzione fisiologica;
- otoscopio.
Grazie a questo materiale, il personale esperto potrà aiutarvi a rimuovere il fastidioso accumulo di cerume nel vostro orecchio.

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Assistere a casa – Suggerimenti e indicazioni per prendersi cura di una persona malata
Assistere a casa
Da chi svolge quotidianamente un lavoro a contatto con le persone malate e i loro contesti famigliari, e che affronta con loro tutto quello che può accadere dentro le case durante l’assistenza domiciliare, nasce questo agile e utilissimo manuale. Non è un testo enciclopedico, non vuole avere, per spirito degli autori stessi, la presunzione di risolvere qualsiasi problema si possa presentare nel corso dell’assistenza domiciliare. Un’assistenza domiciliare non può prescindere dalla possibilità di effettuare a domicilio le cure necessarie ed eventuali esami diagnostici. per questo c’è bisogno di creare un équipe ben addestrata di sanitari coordinati fra loro, di assicurare una reperibilità 24 ore su 24, e di avere la certezza di una base di riferimento, fulcro importantissimo, quale la famiglia e i volontari. Proprio loro infatti rappresentano il raccordo essenziale tra il paziente e il professionista. spesso si trovano a confrontarsi con una realtà diversa, piena di incognite. Devono essere edotti sui diversi aspetti della malattia ma è fondamentale che conoscano il confine entro cui muoversi e quando lasciar posto al personale sanitario. Conoscere significa non ignorare e non ignorare significa non aver paura: una flebo che si ferma non deve creare panico nei famigliari o nel volontario, anche perché essendo loro il punto di riferimento per il paziente sono loro i primi a dare sicurezza e questo avviene solo se si conoscono i problemi. Il testo cerca perciò di porre l’attenzione sulle necessità più importanti, sui dubbi più comuni, sulle possibili situazioni “difficili” che a volte divengono vere urgenze, non dimenticando i piccoli interrogativi che spesso sono sembrati a noi stessi banali ma che, al contrario, sono stati motivo di forte ansia non solo per il paziente ma anche per i famigliari e per i volontari alle prime esperienze. Giuseppe Casale, specialista oncologo e gastroenterologo, è fondatore dell’Associazione, Unità Operativa di Cure Palliative ANTEA, di cui è anche Coordinatore Sanitario e Scientifico. Membro di molte Commissioni del Ministero della Sanità in ‘Cure Palliative’, è autore di diverse pubblicazioni, nonché docente in numerosi Master Universitari. Chiara Mastroianni, infermiera esperta in cure palliative, è presidente di Antea Formad (scuola di formazione e ricerca di Antea Associazione), e membro del comitato scientifico dei Master per infermieri e medici in cure palliative dell’ Università degli studi di Roma Tor Vergata.
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Come ammorbidire il tappo di cerume?
Qualche giorno prima del lavaggio auricolare è di solito prescritto l’applicazione di un agente ceruminolitico, una soluzione liquida acquistabile in farmacia, da instillare direttamente nell’orecchio e che permette di ammorbidire e/o sciogliere il tappo di cerume, facilitandone la rimozione con l’irrigazione successiva.
Generalmente bastano poche gocce per orecchio, due volte al giorno, per un periodo dai 3 ai 7 giorni di trattamento (in base al volume del tappo). NB: leggete sempre il foglietto illustrativo (bugiardino) e se riscontrate dubbi o problematiche, chiedete al vostro medico o al vostro infermiere di fiducia le istruzioni per una corretta applicazione.
Qual é la corretta procedura per il lavaggio auricolare?
Per eseguire la procedura per il lavaggio auricolare e pulire le orecchie con la siringa e soluzione fisiologica, la persona dovrà essere posizionata comodamente su una sedia, nei pressi di un lavandino e, se collaborante, le si chiederà di sostenere l’arcella appena sotto l’orecchio, all’altezza del collo, pronta ad accogliere le acque reflue dell’irrigazione ed eventualmente il tappo di cerume stesso.
Appoggiare il telino sui vestiti per evitare di bagnarli. La soluzione fisiologica dovrà essere tiepida, né fredda né calda, eventualmente testandone la temperatura sul polso proprio e su quello del paziente per verificarne la confortevolezza.
Aspirare con la siringa il volume di soluzione fisiologica utile a riempirla, indirizzare il getto d’acqua verso la parete superiore del canale uditivo (mai direttamente verso il timpano per evitare il perforamento) e, con una pressione gentile e costante, eseguire il lavaggio auricolare, prestando attenzione che il paziente non manifesti sintomi o discomfort durante la procedura.
Verificare la presenza di materiale ceruminoso nelle acque reflue del lavaggio auricolare; in caso di insuccesso, ripetere.
Se dopo due o tre tentativi non si è riusciti a rimuovere il tappo di cerume, verificare con un otoscopio come si presenta la massa: è ancora allo stesso posto oppure è bloccata all’ingresso del canale?
In questo caso, il medico potrà prescrivere altri giorni per il trattamento con ceruminolitico e ritentare in seguito. Se dovessero avvenire più tentativi infruttuosi, sarà necessario consultare un otorinolaringoiatra per una visita specialistica di controllo, l’ostruzione ceruminosa potrebbe essere troppo rigida e ingorgata nel canale uditivo, per essere rimossa con la tecnica semplice di lavaggio auricolare, o in altri casi potrebbe rappresentare una problematica da indagare.
In caso di pieno successo, invece, verificare il beneficio e controllare se il paziente manifesta sintomi come dolore o forte vertigine e, in tal caso, segnalare al medico (un lieve senso di stordimento può essere normale).
In assenza di tutto questo, la procedura di rimozione del tappo di cerume è andata a buon fine e riscontrerete nell’arcella il materiale ceruminoso finalmente fuori dall’orecchio.
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
Fonti e altri approfondimenti:
- Guest, J. F., Greener, M. J., Robinson, A. C., & Smith, A. F. (2004). Impacted cerumen: composition, production, epidemiology and management. QJM : monthly journal of the Association of Physicians, 97(8), 477–488. https://doi.org/10.1093/qjmed/hch082
- Santullo, A., Calabrese, E., Canova, G., & Curzi, G. (2013). Ambulatorio a gestione infermieristica per la rimozione del tappo di cerume [Walk-in nursing clinic for earwax removal]. Professioni infermieristiche, 66(4), 223–228. https://doi.org/10.7429/pi.2013.664223
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