“Infermieri per voi” (infermieripervoi.it), la piattaforma online ideata da FNOPI per favorire l’incontro tra domanda di assistenza sul territorio e offerta di infermieri liberi professionisti regolarmente iscritti all’Albo, è ormai «uno strumento fondamentale per l’utenza e per la popolazione».
A dirlo, ad AdnKronos, è Fabio Tettoni, direttore dello Studio infermieristico InfermiereSI di Roma. E ciò perché «tutti quanti a volte abbiamo necessità di un infermiere a domicilio. Anch’io, quando ho avuto necessità di prestazioni infermieristiche per qualcuno della mia famiglia che abita in un’altra zona, dove io ho difficoltà ad andare o mandare qualcuno del mio studio, ho cercato infermieri con determinate caratteristiche. Avere una piattaforma a disposizione è fondamentale, importantissimo».
Per chi ancora non lo conoscesse, il network Infermieri per voi (online dallo scorso novembre) permette ai cittadini di cercare e trovare, in maniera piuttosto facile, i professionisti che offrono prestazioni assistenziali in ambito domiciliare o presso degli ambulatori specializzati.
Come testimoniato da Tettoni, «sono stato uno dei primi a iscriversi per testare il servizio e devo dire che è una piattaforma veramente ben fatta. Ho sempre creduto molto nelle piattaforme e ripeto sempre che, mentre dal punto di vista dell’assistenza medica ci sono molte piattaforme che offrono molti servizi, dal punto di vista infermieristico ce ne sono ancora poche.
Questa creata dalla Federazione è importantissima perché per il cittadino o l’utente in generale – aziende, assicurazioni o Comuni – vuol dire rivolgersi a professionisti già verificati per lo meno per il possesso dei requisiti per l’iscrizione alla cassa di previdenza, per la partita Iva, per l’assicurazione, che sono tutti elementi fondamentali per garantire l’erogazione di un servizio di qualità».
Sui servizi erogati, l’infermiere spiega: «Sulla piattaforma si possono inserire tutta una serie di servizi, ciascuno con tariffe indicate a livello ministeriale, che vanno rapportati al territorio dove si opera: per raggiungere certe zone di Roma, per esempio, possono volerci anche 2 ore, il costo non può essere lo stesso di una prestazione fatta in una realtà più contenuta».
L’assistenza territoriale, così come è concepita in altri paesi, qui da noi è ancora agli albori, ma… Si può e si deve crescere: «Dopo circa 10 anni in ospedale pubblico di Roma – sottolinea Tettoni – mi sono dimesso e sono andato a fare un altro lavoro, non l’infermiere perché ero amareggiato dalla situazione lavorativa ed economica.
Ma poi sono ritornato a fare questo lavoro chiaramente con un’ottica più imprenditoriale: motivo per cui ho scelto la libera professione. Parliamo di oltre 20 anni fa, quando sembrava una scelta azzardata in un mondo sconosciuto. Però devo dire che oggi abbiamo fatto dei passi da gigante, anche se l’infermiere che va a domicilio come professionista viene ancora visto come una cosa rara».
Eppure, a quanto pare, i numeri iniziano a essere confortanti. E, come evidenziato dal consigliere nazionale FNOPI delegato per la libera professione Luigi Pais dei Mori, gli infermieri liberi professionisti sono in aumento: «Oggi abbiamo un fenomeno diverso, con giovani neolaureati che scelgono subito con la libera professione: nei primi 6 mesi del 2023 abbiamo registrato una crescita del 3% degli infermieri che hanno fatto questa scelta.
Dal 22 novembre, quando l’abbiamo lanciata in occasione della Giornata nazionale della libera professione infermieristica, contiamo circa 300 infermieri iscritti in aree geografiche molto diversificate. C’è un bel nucleo su Roma, Torino, Genova, Bari e in Veneto, in particolare su Padova. Contiamo un migliaio di prestazioni già censite. Ovviamente sono numeri molto piccoli rispetto a quello che ci aspettiamo e alla platea di professionisti, ma puntiamo sul coinvolgimento delle sedi locali degli Ordini provinciali».
Sui motivi per cui sempre più infermieri scelgono una vita da freelance, la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli spiega: «I nostri giovani professionisti interpretano il lavoro in un modo diverso rispetto alla passata generazione su flessibilità, visione di sviluppo della carriera clinico-assistenziale, coinvolgimento, responsabilizzazione dei processi e innovazione.
La libera professione può essere una risposta a queste esigenze e può essere inoltre un alleato importante, grazie a progetti come Infermieri per voi, non solo per migliorare l’assistenza territoriale e venire incontro alle esigenze di stakeholder e cittadini, ma anche per promuovere una work-life balance per le nostre infermiere che possono così sviluppare una carriera e avere una migliore qualità di vita, personale e familiare».
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