Cronache dal Forum della Non Autosufficienza e dai suoi workshop

Dario Tobruk 03/12/18
Si è concluso anche per quest’anno il Forum della Non Autosufficienza (e dell’autonomia possibile). Ormai arrivato alla X edizione il forum si sta imponendo come l’evento nazionale di riferimento sul tema del paziente fragile e anziano, tipicamente utente di servizi residenziali e/o collocati nel territorio e nel proprio domicilio.

Decine di eventi in contemporanea, svolti all’interno dell’elegante cornice del Centro Congressi Savoia Hotel, hanno delineato il quadro della situazione attuale sull’assistenza clinica residenziale.

Varie le associazioni e i professionisti coinvolti: infermieri, medici, assistenti sociali, fisioterapisti, oss, direttori sanitari e di RSA, e tanti altri si sono succeduti in relazioni interessanti sul paziente e sul loro lavoro clinico e assistenziale.

Le associazioni e gli infermieri presenti al Forum

Tra gli infermieri che hanno disquisito le proprie relazioni, vogliamo ricordare i preziosi workshop dello Studio DMR di cui siamo fieri ospiti dei loro articoli.

Studio Infermieristico DMR

La Dott.ssa Chiara Marnoni con il suo workshop: “Criticità nella somministrazione dei farmaci in RSA: la triturazione e il camuffamento”

Ha dissertato sulle minuziose implicazioni etiche, cliniche e legali che una pratica così impropriamente diffusa (triturare e camuffare farmaci) comporta. I discenti sono stati piacevolmente colpiti dall’interazione con la formatrice, ricca di contenuti e risposte con cui hanno potuto dissipare tantissimi dubbi sul tema.

“Vietato cadere: nuove raccomandazioni per ridurre il danno derivante dalla caduta dei pazienti” è il workshop del Dott. Filippo Di Carlo, anch’esso autore della nostra rivista.

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Prevenzione, formazione, interventi clinici e infermieristici a sostegno dell’attuale obiettivo di ridurre l’insidioso rischio delle cadute del paziente che coinvolge una sfera enorme di agenti e fattori, il cui aspetto legale è solo uno dei numerosi mondi che lo coinvolgono. Il cambio paradigmatico avviene quando il Dott. Di Carlo risponde con salda sicurezza ad una domanda solo apparentemente legittima, asserendo che non vi sono prove ed evidenze concrete che stabiliscano che la contenzione riduca il rischio di cadute.

L’Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN)

È il Dott. Francesco Casile, presidente dell’associazione, a presentare il workshop a cura dell’ANIN: “I bisogni nella persona anziana: tra esperienza e progresso

ANIN WORKSHOP FORUM NA
ANIN WORKSHOP FORUM NA

Il workshop inizia con la presentazione, a cura della Dott.ssa Sandra Ponta dell’uso della “ValGraf FVG“, sistema il cui utilizzo è in grado di profilare correttamente il paziente in base al carico assistenziale, comportamentale e clinico nel nucleo o reparto più idoneo.

Estremamente interessante poi tra le varie esperienze del workshop è quella sull’uso creativo di dispositivi di rilevazioni biometrici di uso comune, il tipico Fit-Bit per l’appunto, per rilevare importantissimi parametri vitali e dati motori, in modo da avere un quadro sorprendentemente valido per migliorare l’assistenza.

Qualità e quantità del sonno, frequenza cardiaca, passi e distanze percorse durante il giorno, orari di mobilità sono informazioni utilissime per individuare bisogni assistenziali nascosti allo sguardo attento degli operatori.

Scoprire che il paziente a rischio cadute tenda ad alzarsi tutte le notti ad un certo orario, aiuta a pianificare un’assistenza personalizzata in cui l’operatore si possa presentare vicino al paziente, intorno all’orario individuato, già pronto ad accompagnarlo al bagno ed evitare così numerose cadute accidentali. Seguiranno numerosi altri relatori con le loro interessantissime esperienze.

Chiude la serata, magistralmente lasciatecelo dire, il “flusso di coscienza” (parole sue) del Dott. Daniele Roccon. A proiettore spento e senza l’uso di slide e corbellerie simili, la lectio magistralis del direttore di struttura, giurista e filosofo, ci porta in un mondo fatto di domande e risposte, riflessioni e immaginazione, sul continuo confronto tra la sicurezza e la libertà del paziente, tra l’essere protetto e l’essere contenuto. E completando il tutto per portarsi a casa una consapevolezza maggiore sull’essere autori di costrizioni e restrizioni, sul proprio ruolo pericolosamente in bilico tra il “buon padre di famiglia” e il secondino.

Siamo già pronti per il prossimo anno

Arricchiti di così tante esperienze e conoscenze nuove, torniamo a casa soddisfatti e già desiderosi di conoscere cosa ci prospetterà il prossimo anno, la prossima edizione del Forum della Non autosufficienza.

Vi consigliamo di mettere la nota sul calendario del prossimo anno, non ve ne pentirete!

Dario Tobruk

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