Un nuovo ed innovativo metodo per diagnosticare la malattia da Coronavirus, basato su una tecnica di machine learning chiamato ‘modal learning con supervisione’, è stato messo a punto all’Università di Ferrara dal prof. Guido Sciavicco, del Dipartimento di matematica e informatica.
Il Covid va ‘ascoltato’
Il professore, che ha registrato e analizzato centinaia di suoni respiratori emessi da pazienti affetti da Sars-Cov2, dopo aver spulciato molti dati raccolti dall’Università di Cambridge è arrivato ad una interessante conclusione: la positività al Covid, ancora prima di avere tra le mani il risultato di un tampone naso-faringeo, può essere individuata grazie all’ascolto.
O meglio, analizzando al computer determinate onde sonore: dal 2020 in poi, infatti, sono stati registrati e studiati i di colpi di tosse di centinaia di persone positive (anche asintomatiche), col fine di individuarne i tratti distintivi rispetto alla tosse comune.
Un interessante punto di partenza
Certo, per poter essere validato lo studio avrebbe bisogno di un numero di campioni decisamente più grande, ma ciò rappresenta un interessante punto di partenza verso qualcosa di nuovo (e assai più pratico, immediato ed economico dei tamponi) e, come sottolineato da Sciavicco all’Agenzia Dire: “Intanto si sa come ‘suona’ il Covid”.
Pattern tipici
“Il suono è stato reso visibile per evidenziare chiaramente quali siano le frequenze e la potenza che caratterizzano i pattern tipici della tosse di un positivo, anche se asintomatico.
Abbiamo poi isolato queste caratteristiche ricorrenti e le abbiamo ricercate e riconosciute in ulteriori registrazioni di colpi di tosse dei campioni forniti, di cui era nota la positività, per validare il nostro sistema di diagnosi” ha spiegato il professore.
I computer distinguono il suono della positività
Che ha concluso: “Si parte da una base di dati etichettati in modo sicuro; in questo caso si sapeva con esattezza se il colpo di tosse ascoltato era di un paziente positivo o no.
Fornendo questi dati e la loro etichetta al computer, gli si danno strumenti per imparare a distinguere la positività o negatività, analizzando esclusivamente la traccia audio di un colpo di tosse, senza avere informazioni aggiuntive sulla storia clinica del paziente”.
Autore: Alessio Biondino
Fonte: Agenzia Dire
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