Draoli, FNOPI: “Giovani, scegliete la professione infermieristica! Lavoro sicuro e possibilità di crescita!”

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Negli ultimi giorni, molti studenti hanno concluso il loro esame di stato e stanno ponderando il percorso di studi da intraprendere per il loro futuro. In questo contesto, il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Grosseto e consigliere FNOPI, Nicola Draoli, invita i giovani ancora indecisi a riflettere sulla professione infermieristica come un’opzione preziosa (VEDI Il Giunco).

«Invitiamo i giovani che sono ancora indecisi sulla strada da intraprendere e che hanno una passione per il mondo sanitario di pensare alla professione infermieristica. La professione di infermiere, oggi, è estremamente ricercata, quindi l’approccio a questa professione può garantire un rapido inserimento nel mondo del lavoro e aprire le porte a una carriera che ha ampi margini di sviluppo e possibilità di crescita» spiega Draoli.


Che continua, sottolineando come quella dell’infermiere sia «una professione che, sostanzialmente, trova applicazione in tutte le strutture sanitarie pubbliche e private e può dare sbocchi in tanti ambiti diversi».

«Sul nostro sito www.opigrosseto.it sono presenti una serie di approfondimenti, tra cui le registrazioni della giornata del 12 maggio, dedicata alla professione infermieristica, dove si descrivono attività e specializzazioni anche degli infermieri che si muovono in contesti molto diversi rispetto a quelli che si immaginano i ragazzi. Inoltre per i ragazzi del nostro territorio c’è anche la bella opportunità data dalla presenza, alla Fondazione Polo universitario grossetano, del corso di infermieristica dell’Università degli studi di Siena, che permette di frequentare comodamente a Grosseto».


Tutto splendido e appetibile, quindi. Peccato che i giovani d’oggi riescano a reperirle anche da soli, le informazioni sulla professione in oggetto e sul suo riconoscimento sociale; peccato che si guardino intorno, quando si recano in ospedale o in altri contesti, assistendo a veri e propri scempi fatti di sfruttamento, demansionamento, turni massacranti e altre dinamiche mortificanti ai danni degli infermieri.

Peccato che, per lo stipendio ridicolo della professione di cui sopra, scelgano a ragione e senza pensarci un attimo attività lavorative, professioni e mestieri diversi; di sicuro, pagati meglio e con meno responsabilità.

Siamo davvero sicuri che presentazioni di questo tipo, in stile “venghino signori venghino”, bastino anche solo a sperare di migliorare l’attrattività della professione infermieristica?

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Alessio Biondino

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