ECM Infermieri Triennio 2020-2022: quello che c’è da sapere sui crediti

Dario Tobruk 04/02/21
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Il 2022 è stato un anno complicato per tutti gli infermieri e nessuno può dire il contrario. Parlare di formazione obbligatoria, durante una pandemia, forse è stato fuori luogo durante la prima fase del triennio. Ma oggi possiamo riprendere il discorso: cosa c’è da sapere? Quanti ECM all’anno per gli infermieri? Quanti crediti ECM devo avere nel triennio 2020/2022? Ci sono agevolazioni? Scopriamolo!

ECM Infermieri Triennio 2020-2022: le novità e gli aggiornamenti

Con il blocco totale della formazione in presenza, le attività in rete e a distanza hanno avuto un boom di innovatività. Tantissimi webinar in argomenti tra i più diversi hanno visto partecipare centinaia di discenti affamati di aggiornamento. Ma quanti crediti sono obbligatori per essere a norma dell’obbligo formativo?

ECM Infermieri da 150 a 70 crediti: ecco come!

Anche in questo triennio gli ECM da acquisire sarebbero 150 ma… grazie alla legge 17 luglio 2020, n.77 e riconversione, viene confermato un bonus di 50 crediti per chi abbia lavorato in contesti Covid:

Art. 5 – bis Disposizioni in materia di formazione continua in medicina

1. I crediti formativi del triennio 2020-2022, da acquisire, ai sensi dell’articolo 16 -bis del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e dell’articolo 2, commi da 357 a 360, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, attraverso l’attività di formazione continua in medicina, si intendono già maturati in ragione di un terzo per tutti i professionisti sanitari di cui alla legge 11 gennaio 2018, n. 3, che hanno continuato a svolgere la propria attività professionale nel periodo dell’emergenza derivante dal COVID-19.

Inoltre, per chi avesse adempiuto alla propria formazione e completato il numero di crediti ECM del triennio precedente, un ulteriore bonus di 30 crediti fa crollare l’obbligo formativo a 70 crediti da raggiungere nel triennio ECM 2020/2022.

Altre cose utili da sapere sul triennio ECM per gli infermieri

Crediti ECM degli infermieri dove controllare?

La prima cosa da sapere è che l’infermiere e qualunque altro sanitario con l’obbligo della formazione continua in medicina può accedere tramite la banca dati COGEAPS (Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie) alla propria posizione nei confronti della formazione attraverso questo link: www.cogeaps.it Se è la prima volta che si accede a questo sito bisogna registrarsi al portale e una volta ottenute le credenziali l’utente può reperire le informazioni sui propri ECM. In questo link l’accesso diretto al database personale e dove registrarsi: http://application.cogeaps.it/cogeaps/login.ot

Perché non vedo i miei crediti ECM sul sito COGEAPS?

Il personale che si occupa di aggiornare il database è ridotto, quindi l’aggiornamento dei propri corsi ECM e dei crediti avviene molto lentamente. Se non riscontrate da subito i crediti ECM acquisiti, pazientate perché prima o poi verranno caricati nel vostro profilo. Ad esempio i crediti acquisiti nel triennio ECM attuale generalmente non sono presenti anche se acquisiti, mentre solo i trienni precedenti potrebbero essere completi.

Ma se dopo dovuta attesa, riscontraste ancora mancanze, forti dei vostri certificati di accreditamento ECM, non vi fate scrupolo ad accedere alla vostra area personale e segnalare l’ammanco.

Come devo acquisire i miei ECM?

Quanti crediti ecm all’anno per gli infermieri? Innanzitutto non è più necessario acquisire 50 crediti all’anno ma possono essere acquisiti anche in uno dei tre anni, ad esempio tutti i 150 crediti ecm nel 2022. In base al principio di formazione sanitaria è comunque sconsigliato. Inoltre, non ci sono più limiti ai tipi di ECM acquisiti: formazione in presenza, a distanza, formazione sul campo, ecc… Rimane sempre possibile acquisire crediti ECM anche attraverso pubblicazioni scientifiche, oppure con l’autoformazione: tramite la lettura di riviste scientifiche, testi, monografie di carattere medico-scientifico e sanitario.

Scadenze del precedente triennio formativo

Per chi non abbia ancora maturato tutti i crediti formativi dei precedenti trienni formativi (2014/2016 e 2017/2019) la scadenza per sanare la propria posizione è prorogata dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021 dopo delibera della Commissione nazionale per la formazione continua.

Crediti ECM in eccesso cosa succede?

Nulla, anzi è possibile spostarli nei trienni precedenti per colmare dei gap formativi: per farlo bisogna seguire il tutorial nel sito del Cogeaps.

Cosa succede se non mi aggiorno?

Visto le continue proroghe per adempiere ai propri obblighi formativi, le sanzioni future per chi non rispetti la formazione ECM potrebbero essere molto dure in futuro. Consulcesi ha ipotizzato alcune formule di sanzioni realistiche:

  • In ambito privato, la presenza di dipendenti non aggiornati può comportare il mancato accreditamento sanitario dell’intera struttura con pesanti ricadute sul dipendente (licenziamento per giusta causa?) o sulle certificazioni di Qualità.
  • Sanzioni dall’Ordine: la legge Lorenzin 3/2017 e il d.l. 2011/138 giustificano azioni sanzionatrici da parte dei propri ordini professionali.
  • Il professionista non aggiornato dal punto di vista medico legale:
    • potrebbe pagare di più il premio assicurativo;
    • in quanto non adempiente alle norme di legge potrebbe rischiare di non essere coperto dalle società assicuratrici;
    • in tribunale un professionista non aggiornato risulterebbe svantaggiato nella propria posizione difensiva e potrebbe perciò essere costretto a risarcire in caso di colpa conclamata.

Quindi ora che sappiamo quanti ecm all’anno dobbiamo acquisire e quali sono le sanzioni non possiamo che augurarvi un buon aggiornamento e buono studio!

Autore: Dario Tobruk (FacebookTwitter)

Fonti:

ECG facile: dalle basi all’essenziale

FORMATO CARTACEO

ECG facile

Quando un infermiere entra in un nuovo contesto lavorativo, viene investito da un’onda di gigantesche proporzioni di protocolli, nozioni, dinamiche, relazioni e migliaia di cose da sapere. Fortunatamente, però, la saggezza professionale insegna che le cose hanno, alla fine, sempre la stessa dinamica: prima è tutto difficile, poi diventa normale, e prima o poi le cose si faranno semplici. È un ciclo che si ripete. Quale che sia il reparto o il servizio, prima si affronterà la montagna e prima si potrà godere della vista incantevole dei picchi a fianco delle nuvole, e scendere a valle soddisfatti del cammino, pronti per la prossima sfida. L’interpretazione dell’elettrocardiogramma è una di queste sfide. Lo scopo di questo breve manuale è guidare il sanitario, per quanto sia possibile, verso il pendio più semplice da scalare, aiutandolo passo dopo passo ad acquisire gli strumenti per non cedere mai di fronte alle avversità. A differenza dei numerosi manuali di autoapprendimento all’interpretazione dell’ECG disponibili nelle librerie e sul mercato, questo testo non è stato pensato per medici, ma è scritto e pensato per il personale sanitario come l’infermiere o, se volete, il tecnico sanitario perfusionista o di radiologia, che ogni giorno si confrontano con questo meraviglioso strumento di indagine. Il manuale tra le vostre mani ha il solo scopo di farvi sviluppare un unico superpotere: saper discriminare un tracciato normale da uno patologico, sapere quando dovrete segnalarlo al medico, e possibilmente salvare la vita del paziente. Scusate se è poco! Dario Tobruk Infermiere di area critica, ha lavorato in Cardiologia e UTIC e si è specializzato in ambito cardiologico. Da sempre persegue l’obiettivo di occuparsi di informazione, divulgazione e comunicazione medico-scientifica. In collaborazione con la casa editrice Maggioli, ha fondato dimensioneinfermiere. it, che tuttora dirige.

Dario Tobruk | Maggioli Editore 2021

Dario Tobruk

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