Ferie forzate per l’infermiere che non vuole vaccinarsi, la sentenza.

Redazione 25/03/21
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Alcuni dipendenti di un RSA, due infermieri e otto OSS, si sono rifiutati di farsi vaccinare alla prima tornata dedicata al personale sanitario. L’azienda ha imposto ai dipendenti ferie forzate, inviandoli al consulto del medico del lavoro.

I dipendenti, contrari al provvedimento, si sono rivolti d’urgenza al Tribunale di Belluno che però ha confermato come legittima, la decisione dell’azienda di imporre le ferie al personale riluttante, respingendo così le richieste degli operatori sanitari.

L’obbligo di tutela del datore di lavoro che conferma il provvedimento

L’obbligo di tutela e di sicurezza del datore di lavoro nei confronti del proprio personale dipendente è stabilito secondo articolo 2087 del Codice Civile. Questo articolo impone l’effetto che, il vaccino, attualmente, costituisca la più idonea misura di protezione e tutela dell’integrità fisica del dipendente alla quale è somministrato, come attuali evidenze scientifiche dimostrano visto il calo di contagio tra la popolazione di sanitari precedentemente vaccinata.

Questo vincola il datore di lavoro alla decisione di allontanare l’infermiere che non vuole vaccinarsi e che in quanto a stretto contatto con l’assistito, implica il fatto oggettivo che gli operatori socio-sanitari e gli infermieri: “sono impiegati in mansioni a contatto con persone che accedono al loro luogo di lavoro”, con relativo rischio di contagio.

Questa situazione, inoltre, implica che, nel caso il personale non sia allontanato dall’utenza, si possa configurare per il datore di lavoro, la violazione dell’obbligo di sicurezza stabilito per legge.


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Rischio di licenziamento per chi si rifiuta di vaccinarsi?

In questi giorni sono circolate diverse fake news sulla sospensione dello stipendio agli infermieri che si rifiutano di farsi vaccinare. Attualmente la verità dei fatti è che:

  • Oss e infermieri sono in ferie forzate, ma ferie retribuite.
  • Il giudice non si è pronunciato contro sospensione o licenziamento in quanto non ne ravvede l’intenzione nel datore di lavoro.
  • La sospensione senza remunerazione è davvero possibile, ma solo a determinate condizioni che non si sono ancora realizzate.

Questo perché il rispetto dell’articolo 2087 del Codice Civile si impone su quello dei lavoratori di usufruire liberamente delle proprie ferie. Inoltre, fino a quando il datore di lavoro non esporrà l’intenzione di sospendere o licenziare il personale che si ostinerà a non aderire alla vaccinazione, non è possibile avere altre informazioni sull’effettiva possibilità di licenziamento del personale che rifiuta il vaccino. Attendiamo ulteriori sviluppi.

Redazione

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