Finalmente eliminata incompatibilità: pronto un esercito di infermieri dal SSN

Gaetano Romigi 20/03/21
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Il governo ha deciso finalmente, a seguito dell’approvazione del Decreto Sostegni, di rimuovere l’attuale vincolo di esclusività del rapporto di lavoro che rappresentava l’impedimento al pieno coinvolgimento della categoria nella campagna vaccinale. In termini numerici questo permetterà di reclutare migliaia di Infermieri rispetto ai 270.000 impiegati nel servizio pubblico.

Sono state infatti eliminate, come proposto dalla Fnopi, le incompatibilità previste all’art 4 comma 7 della Legge 30 dicembre 1991 n.412 e all’art 53 del Decreto legislativo 30 marzo 2001 n.165 e s.m., esclusivamente per lo svolgimento dell’attività vaccinale contro il SARS-CoV-2.

Nel provvedimento inoltre è previsto che le Aziende sanitarie potranno ricorrere alle prestazioni aggiuntive in deroga agli attuali limiti economici di spesa. Infine sono stati prorogati fino al termine dell’anno tutti i contratti del personale già impegnato nella campagna tramite le agenzie interinali che coinvolgono attualmente circa 2000 Infermieri.

Ci sembra un passo importante che segna una svolta per tutti gli Infermieri afferenti al SSN che intendono impegnarsi, al di fuori dell’orario di servizio, in un attività che contribuirà così ad assicurare una risposta rapida e capillare nell’attività vaccinale estesa nel giro di qualche mese a tutta la popolazione.

Il sacrificio degli Infermieri prosegue, ma che fatica!

Autore: Gaetano Romigi

L’ infermiere di famiglia e di comunità

Nella dialettica tra comunità, persona, famiglia e sistema solidale, una dialettica oggi sempre più difficile a causa dei mutamenti demografici in atto, si inserisce l’infermiere di comunità e di famiglia: due aree di competenza differenziate e complementari, che obbligano a un ripensamento profondo del ruolo e della professione, dal punto vista clinico, sociale e organizzativo. In queste pagine l’attenzione si concentra su storie che riuniscono, senza soluzione di continuità, bambini, adulti, anziani e le loro comunità. Storie dove le competenze e le capacità tecniche storiche dell’infermiere sorreggono quelle innovative. in cui le relazioni intense dei protagonisti mettono in moto la creatività e la capacità di attivare risorse, anche eterodosse, per sviluppare interventi partecipati di prevenzione e percorsi assistenziali condivisi e personalizzati. Apparirà ancora più chiaro che l’assistenza non può e non deve essere standardizzata, ma deve essere personalizzata a seconda delle esigenze delle persone e delle caratteristiche delle comunità. “Questo libro – tecnico e coinvolgente – dovrebbe finire in mano a tante persone… Sono pagine che parlano alle nostre esistenze. Alla vita di chi ha dedicato le proprie giornate al sociale. a chi si è appena affacciato a quello che, probabilmente, domani sarà il suo lavoro. a coloro che comunque nutrono interesse, più con il cuore che con la mente, a fatti e vicende che toccano uomini e donne soprattutto nel periodo della difficoltà e dell’abbandono” (dalla Presentazione di don Mario Vatta).

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Gaetano Romigi

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