FNOPI: “Si moltiplicano gli incarichi di responsabilità per la professione infermieristica”

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Nonostante lo sfacelo cui la nostra sanità, senza più infermieri, sta andando incontro, si seguita a parlare sempre e solo di PNRR. Quasi come se l’avvento di questo Piano innovativo, ma soprattutto dei suoi soldini (…), sarà in grado di risolvere magicamente tutti i problemi disgraziatamente creati in 50 anni di tagli e di mala gestione.

Una categoria in crisi

E a proposito di sfacelo… La categoria degli infermieri italiani, sempre più abbandonata dalla politica, schiaffeggiata dai media, stressata dalla carenza di personale e dai turni massacranti, con uno stipendio ridicolo, senza delle vere possibilità di carriera, abusata un po’ da tutti (VEDI il Super OSS e gli infermieri sostituiti dai tecnici), sottovalutata, demansionata, malmenata, a rischio sanzioni per la fantomatica “intuizione ECM” e addirittura punita per le defiances circa la casella di posta certificata PEC, mai come oggi rischia di sparire. Perché?

Attrattività zero

Perché nessuno si iscrive più ai corsi di laurea in infermieristica, perché dopo un solo anno dall’assunzione il 34,4% degli infermieri già prevede di licenziarsi, perché le dimissioni aumentano e in alcuni casi raddoppiano, ma soprattutto perché dopo l’incubo pandemico vissuto in prima linea, per i professionisti più bistrattati della storia è diventato tutto molto più chiaro: nessuno vuole più essere angelo o eroe, con tutte le responsabilità del caso, a queste condizioni e a questo prezzo. Ma soprattutto, nessuno vuole più essere preso in giro per l’intera carriera. Basta. Piuttosto, non appena possibile, si fa altro.

La FNOPI parla di crescita sul territorio, ma non solo
 

Eppure, fortunatamente, nonostante tutto questo, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche intravede degli spiragli positivi. In un nuovo comunicato (che riportiamo per intero), infatti, la FNOPI descrive una evidente crescita del management infermieristico.

«Il territorio sta riconoscendo sempre di più la centralità degli infermieri», esulta la Federazione. Che continua: «Oltre alle previsioni del PNRR e del DM 77 sul coinvolgimento con un ruolo di primo piano in tutte le nuove strutture previste per l’assistenza territoriale, dall’infermiere di famiglia e comunità all’ospedale di comunità, dall’assistenza domiciliare integrata alle Case della comunità e alle centrali operative e così via, si moltiplicano gli incarichi di responsabilità per la professione infermieristica».

15 direttori di distretto sanitario sono infermieri

«Il volano delle nomine a direttori di distretto sanitario degli infermieri, ad esempio, partito pochi anni fa con alcune nomine, dal 2019 a oggi sta aumentando esponenzialmente gli incarichi: erano quattro in tutto a metà del 2018, oggi sono passati a quindici nel 2022. E ad una di loro è stato affidato anche un incarico di maggiore responsabilità come responsabile presso la direzione generale sanità dell’assistenza territoriale di un’intera Regione.

Ma non basta. Ci sono anche tre infermieri direttori generali di aziende sanitarie, due pubbliche e una privata convenzionata; due infermieri in Emilia Romagna – prima Regione ad aver formalizzato il ruolo con legge regionale – direttori assistenziali; sette infermieri con qualifica di direttore sociosanitario di aziende, oltre naturalmente a tutti gli infermieri dirigenti e/o responsabili dei servizi delle professioni sanitarie a livello di aziende, presenti praticamente in ogni struttura dove queste figure sono stare previste».

Il riconoscimento del ruolo clinico

«Ora, dopo l’evidenza del ruolo manageriale della professione infermieristica, il prossimo passo da compiere è il riconoscimento anche del ruolo clinico degli infermieri, aprendo la porta a un restyling della formazione universitaria con l’introduzione delle specializzazioni e della laurea magistrale disciplinare a indirizzo clinico, prevedendo tre livelli di formazione:

  1. Laurea Triennale in Infermieristica abilitante all’esercizio della professione , Master I livello, Corsi di Perfezionamento di approfondimento;
  2. Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Master II livello di approfondimento successivo alla laurea triennale;
  3. Specializzazioni e Dottorato di Ricerca: almeno 3 anni successivi alla laurea magistrale, per l’acquisizione della specializzazione.

Il dottorato di ricerca è successivo alla laurea magistrale per incrementare le competenze e sostenere lo sviluppo della produzione scientifica.

Naturalmente in questo nuovo assetto organizzativo è necessario  l’incremento delle dirigenze infermieristiche per ripianare il vuoto che i professionisti lasciano nelle nomine di altro livello».

Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

FORMATO CARTACEO

L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

Marilena Montalti, Cristina Fabbri | Maggioli Editore 2020

Alessio Biondino

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