Futuro della sanità: 20 miliardi in telemedicina e medicina territoriale

Redazione 15/01/21
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Attualmente in stallo per la recente crisi di governo, i piani per la sanità confermano circa 20 miliardi di euro di investimenti. Insieme alle altre grandi “missioni”: digitalizzazione, ambiente, mobilità, istruzione e ricerca, inclusione sociale, la salute rimane grande protagonista del futuro del paese.

Come sono allocate le risorse del recovery plan?

Allocazione risorse del recovery plan
Allocazione risorse del recovery plan

Telemedicina e medicina territoriale sono futuro della sanità

Assistenza di prossimità e telemedicina, innovazione, ricerca e digitalizzazione
dell’assistenza sanitaria, nel dettaglio i grandi obiettivi da raggiungere. Obiettivi confermato dai commenti della Commissione Igiene e Sanità.

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Questo il piano di stanziamenti per il recovery plan dei componenti del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità del Senato: “Il recovery plan è stato approvato dal Consiglio dei ministri e per la sanità italiana si apre una stagione di riforma che vedrà una nuova visione dell’assistenza. L’obiettivo sarà implementare, da un lato, la rete ospedaliera e, dall’altro, puntare sulla medicina territoriale anche attraverso la telemedicina per offrire ai cittadini un Servizio sanitario nazionale più vicino e alleggerire le strutture ospedaliere che potranno davvero essere il luogo di cura di patologie che richiedono il ricovero. Ci sono 19,7 miliardi per potenziare l’assistenza domiciliare e la presa in carico delle persone, lo sviluppo delle cure intermedie, ammodernamento tecnologico, il miglioramento strutturale degli ospedali, il fascicolo sanitario elettronico, il potenziamento della ricerca, la prevenzione e la medicina ambientale. In quest’ultimo anno abbiamo già stanziato 13 miliardi, di cui 4 nell’ultima manovra economica. Tornare a investire in sanità significa garantire un diritto costituzionale a tutti. Significa lasciarsi alle spalle dieci anni di tagli. In Parlamento lavoreremo per perfezionare ancora questo straordinario piano, è un’occasione unica per il nostro Servizio sanitario nazionale e sarebbe gravissimo lasciarla cadere”.

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