In Giappone, la crescente carenza di anestesisti ha spinto il sistema sanitario a ridefinire i ruoli dell’assistenza anestesiologica, coinvolgendo attivamente infermieri clinici con competenze avanzate.
Questo modello si discosta da quello italiano, dove il task shifting in sala operatoria, e in generale nei settori in cui servirebbe, è ancora marginale.
Il confronto internazionale evidenzia come nel resto del mondo si stiano strutturando percorsi formativi avanzati per infermieri, puntando sulla flessibilità operativa e sulla ridistribuzione delle competenze in risposta alla crisi demografica e lavorativa del settore sanitario.
Indice
La silenziosa evoluzione degli infermieri giapponesi
A causa del progressivo invecchiamento della popolazione in Giappone si opera sempre di più, ma gli anestesisti, così come il resto di altre specialità, sono sempre meno.
Il paese orientale, demograficamente simile all’Italia, presenta a parimerito, un carico crescente di lavoro che in terapia intensiva, medicina del dolore e pronto soccorso hanno aperto una frattura nel sistema sanitario nipponico, che fatica a garantire copertura anestesiologica sicura ed efficiente.
E così, a risolvere il problema il Ministero della Salute giapponese, da alcuni anni affida a infermieri e ingegneri clinici il compito di assistere, e spesso sostituire, l’anestesista in molte mansioni una volta di esclusiva competenza medica. Ma senza un vero sistema unificato alle spalle.
Una revisione narrativa pubblicata da pochi giorni su Cureus: Journal of Medical Science ha fatto il punto: chi fornisce oggi assistenza anestesiologica intraoperatoria in Giappone, con quali competenze, e in che modo il sistema potrebbe evolversi?
Lo studio ha passato al setaccio articoli scientifici in lingua giapponese e inglese, documenti di associazioni professionali e linee guida ministeriali. Ne emerge un quadro frammentato, ma interessante, di una professione infermieristica che si sta silenziosamente trasformando.
38 procedure mediche assegnate agli infermieri
In Giappone, teoricamente, solo i medici possono somministrare anestesia. Tuttavia, il monitoraggio del paziente e la gestione intraoperatoria possono essere svolti da altri professionisti, purché sotto supervisione diretta.
Gli infermieri rappresentano la fetta più ampia di questi operatori e accedono all’anestesia attraverso diverse strade: diversi percorsi formativi di specializzazione e certificazione, ancora troppi eterogenei per gli standard di sicurezza richiesti dagli enti ministeriali, ma ad oggi comunque sufficienti a mantenere operativo il servizio di assistenza anestesiologica a livello nazionale.
Nonostante la varietà di percorsi, le competenze effettive in sala operatoria sono infatti molto spesso sovrapponibili.
Nei diversi percorsi ad esempio, possono essere coinvolti nella regolazione del ventilatore, nella somministrazione di farmaci anestetici e nel supporto all’intubazione, ma solo alcuni corsi hanno alle spalle una formazione post-laurea specificamente dedicata all’anestesia.
Il programma nazionale sugli atti medici specifici, nato nel 2015, è il più diffuso e permette agli infermieri di eseguire fino a 38 procedure cliniche standardizzate (dall’intubazione alla gestione di analgesia epidurale), ma senza una preparazione teorica in farmacologia o fisiopatologia anestesiologica.
E anche vero che per la professione infermieristica italiana stiamo parlando di fantascienza, qui si parla di una formazione da infermiere di pratica avanzata che permette al professionista un autonomia più che sufficiente a dimostrarne l’assoluta competenza.
Qui la tabella degli atti medici che sono stati delegati in up skilling tramite formazione ministeriale:
Categoria dell’atto medico specifico | Atti inclusi nella categoria |
---|---|
Respiratorio (gestione delle vie aeree) | Posizionamento dei tubi per intubazione tracheale oro/nasale |
Respiratorio (ventilazione artificiale) | Modifica delle impostazioni del respiratore artificiale |
Respiratorio (ventilazione artificiale) | Gestione analgesica sotto respirazione assistita |
Respiratorio (ventilazione artificiale) | Svezzamento dei pazienti dal respiratore |
Respiratorio (ventilazione artificiale) | Modifica delle impostazioni per la ventilazione non invasiva (NPPV) |
Respiratorio (terapia respiratoria a lungo termine) | Sostituzione della cannula tracheale |
Analisi dei gas arteriosi | Prelievo di sangue arterioso tramite puntura diretta |
Analisi dei gas arteriosi | Gestione della linea arteriosa radiale |
Circolatorio | Gestione e funzionamento di pacemaker temporaneo |
Circolatorio | Rimozione del filo del pacemaker temporaneo |
Circolatorio | Gestione della circolazione assistita (es. PCPS) |
Circolatorio | Regolazione della frequenza di assistenza per svezzamento da IABP |
Gestione della dialisi | Gestione di dispositivi per dialisi/diafiltrazione per purificazione del sangue |
Drenaggio intraperitoneale | Rimozione del drenaggio intraperitoneale (compresi aghi per puntura) |
Drenaggio toracico | Rimozione del drenaggio toracico |
Drenaggio toracico | Impostazione/variazione della pressione di aspirazione |
Drenaggio pericardico | Rimozione del drenaggio pericardico |
Gestione del dolore post-operatorio | Somministrazione di analgesici tramite tubi epidurali |
Drenaggio delle ferite | Rimozione del drenaggio delle ferite |
Gestione delle ferite | Rimozione di tessuti necrotici (piaghe da decubito, ferite croniche) |
Gestione delle ferite | Uso della terapia a pressione negativa |
Somministrazione farmaci (dinamiche circolatorie) | Regolazione infusione continua di farmaci antipertensivi, catecolamine, diuretici, K, Cl, Na, glucosio/elettroliti |
Somministrazione farmaci (controllo glicemico) | Regolazione del dosaggio di insulina |
Somministrazione farmaci (nutrizione e liquidi) | Valutazione disidratazione e somministrazione di liquidi |
Somministrazione farmaci (nutrizione e liquidi) | Regolazione infusione continua di nutrizione parenterale totale |
Gestione catetere nutrizionale (CVC) | Rimozione del catetere venoso centrale |
Gestione catetere nutrizionale (PICC) | Inserimento di PICC (catetere centrale periferico) |
Somministrazione farmaci (neurologia/psichiatria) | Somministrazione di farmaci anticonvulsivanti, antipsicotici, ansiolitici |
Somministrazione farmaci (infezioni) | Somministrazione di farmaci in caso di infezione |
Somministrazione farmaci (lesioni cutanee) | Iniezione locale di steroidi per chemioterapia o simili |
Gestione delle fistole | Sostituzione di tubi fistolosi gastrici/intestinale o bottoni di gastrostomia |
Gestione delle fistole | Sostituzione del catetere vescicale per fistola |
Dati estrapolati da: Ministry of Health, Labour and Welfare of Japan. Policy information. Medical care. Outline of training system for nurses pertaining to specified acts (2025). [Link]
Gli infermieri e la capacità di monitorare il paziente
In un contesto sanitario sempre più complesso e tecnologicamente avanzato, è fondamentale restare aggiornati sulle pratiche di monitoraggio in area critica. Il manuale “Guida al monitoraggio in area critica”, edito da Maggioli Editore, offre una panoramica completa e pratica per acquisire competenze fondamentali nel monitoraggio dei parametri vitali e nell’interpretazione dei dati clinici, garantendo così un’assistenza infermieristica di alto livello.
Disponibile su Amazon e MaggioliEditore.it, il manuale è uno strumento indispensabile per tutti i professionisti sanitari che operano in contesti critici, dove il monitoraggio continuo e accurato può fare la differenza tra la vita e la morte!
Guida al monitoraggio in Area Critica
Il monitoraggio è probabilmente l’attività che impegna maggiormente l’infermiere qualunque sia l’area intensiva in cui opera.Non può esistere area critica senza monitoraggio intensivo, che non serve tanto per curare quanto per fornire indicazioni necessarie ad agevolare la decisione assistenziale, clinica e diagnostico-terapeutica, perché rilevando continuamente i dati si possono ridurre rischi o complicanze cliniche.Il monitoraggio intensivo, spesso condotto con strumenti sofisticati, è una guida formidabile per infermieri e medici nella cura dei loro malati. La letteratura conferma infatti che gli eventi avversi, persino il peggiore e infausto, l’arresto cardiocircolatorio, non sono improvvisi ma solitamente vengono preannunciati dal peggioramento dei parametri vitali fin dalle 6-8 ore precedenti.Il monitoraggio è quindi l’attività “salvavita” che permette di fare la differenza nel riconoscere precocemente l’evento avverso e migliorare i risultati finali in termini di morbilità e mortalità.Riconosciuto come fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’infermiere, per precisione, accuratezza, abilità nell’uso della strumentazione, conoscenza e interpretazione dei parametri rilevati, questo volume è rivolto al professionista esperto, che mette alla prova nelle sue conoscenze e aggiorna nel suo lavoro quotidiano, fornendo interessanti spunti di riflessione, ma anche al “novizio”, a cui permette di comprendere e di utilizzare al meglio le modalità di monitoraggio. A cura di:Gian Domenico Giusti, Infermiere presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Perugia in UTI (Unità di Terapia Intensiva). Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Master I livello in Infermieristica in anestesia e terapia intensiva. Professore a contratto Università degli Studi di Perugia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed internazionali. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.Maria Benetton, Infermiera presso Azienda ULSS 9 di Treviso. Tutor Corso di laurea in Infermieristica e Professore a contratto Università degli Studi di Padova. Direttore della rivista “SCENARIO. Il nursing nella sopravvivenza”. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.
a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | Maggioli Editore 2015
14.25 €
L’infermieristica avanzata nel resto del mondo
Il modello giapponese non è isolato. Negli Stati Uniti, i CRNA (Certified Registered Nurse Anesthetists) somministrano l’anestesia anche in autonomia in 30 Stati. In Europa, infermieri anestesisti lavorano in Francia, Svezia, Norvegia. Mentre il Nurse Practitioner praticamente sostituisce il medico di medicina generale.
Ma in Giappone, la legge è chiara: solo i medici possono anestetizzare. Chiunque altro deve limitarsi a supportare.
Eppure, qualcosa si muove. La JSA (Società Giapponese di Anestesiologia) ha avviato i primi timidi tentativi di dialogo per riconoscere ufficialmente ruoli di supporto anestesiologico. Ma lo spettro della responsabilità legale pesa. Nessuno vuole rischiare senza una rete formativa e normativa solida.
Secondo le conclusioni e i commenti dello studio il Giappone è in bilico: da un lato, la necessità urgente di sopperire alla carenza di anestesisti. Dall’altro, il timore di abbassare gli standard di sicurezza.
Gli infermieri sono pronti a prendersi nuove responsabilità. Ma per farlo servono riconoscimento, formazione specialistica e una cornice normativa all’altezza. Senza una regia nazionale, il rischio è quello di costruire un sistema parallelo fragile, proprio lì dove la sicurezza dovrebbe essere massima: in sala operatoria.
Dialogo più che lecito tra diversi stakeholder che si muovono in un mondo in continua evoluzione e dove le contingenze e i bisogni sono in continuo mutamento, e con esso i paradigmi a cui i servizi e le professioni che li forniscono si modificano giocoforza.
Tutto questo mentre in Italia, la questione rimane in sospeso e nonostante le sirene politiche, non si riesce nemmeno a programmare una prospettiva più lontana di qualche mese, e più ampia del problema di dove mettere gli studenti delusi e cacciati dal semestre filtro in medicina.
Questa è la nostra incognita : aspettiamo le tanto promesse magistrali cliniche ma è già iniziato un altro anno accademico. Aspettiamo pazientemente il prossimo.
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
Fonte dell’articolo: Yoshida S, Miyasaka K (August 31, 2025) Anesthesia Assistants (Nurses and Non-nurses) in Japan: A Narrative Review. Cureus 17(8): e91321. doi:10.7759/cureus.91321
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