Giornata mondiale del cuore: in Italia oltre 1 persona su 3 muore per patologie cardiovascolari

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Domani, 29 settembre, sarà la Giornata Mondiale del Cuore 2022. Un evento tramite cui Fondazione Italiana per il Cuore, Società Italiana di Cardiologia (Sic), Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) e Conacuore intendono richiamare l’attenzione su patologie la cui prevalenza è in aumento in diversi Paesi.

L’impatto in Italia

E purtroppo, qui in Italia, i numeri legati all’impatto delle patologie cardiovascolari in termini di mortalità, rimangono piuttosto allarmanti: ben il 34,8% dei decessi è imputabile a malattie di questo tipo.

A confermarlo c’è l’indagine SWG per Sanofi presentata ieri a Milano in occasione dell’incontro ‘La prevenzione che sta a cuore. Malattie cardiovascolari e colesterolo nei pazienti ad alto rischio: agire prima, in modo intensivo e efficace, per ridurre la mortalità’.

L’indagine

Obiettivo della ricerca, condotta su un campione di oltre 1.200 soggetti di età compresa tra i 45 e i 74 anni, quello di analizzare la conoscenza delle malattie cardiovascolari, la percezione circa le conseguenze dell’ipercolesterolemia per offrire spunti di riflessione e stimoli concreti a ridosso della Giornata Mondiale del Cuore.

Ebbene: oltre il 40% degli intervistati sottovaluta i rischi legati ad alti livelli di colesterolo, mentre circa 1 su 3 ritiene che il rischio di mortalità legato all’ipercolesterolemia debba preoccupare solo chi ha problemi cardiaci pregressi. E ancora, meno di 1 su 2 (il 43% del campione) sa che è il colesterolo Ldl ad essere dannoso per la nostra salute.

1 decesso su 3

Come spiegato da Emanuela Folco, Fondazione Italiana per il Cuore (Fipc): “Nel nostro Paese oltre 1 decesso su 3 è imputabile alle patologie cardiovascolari, prima causa di morte sia per gli uomini (31,7%) che per le donne (37,7%). Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico.

La malattia modifica la qualità della vita e comporta notevoli costi economici per la società. In Italia, la prevalenza di cittadini che vivono con invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille. Questo è in parte attribuibile all’aumento dell’aspettativa di vita, con una popolazione sempre più anziana e quindi ‘fragile’, nonché alla
prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare, tra cui ipercolesterolemia.

Dopo quasi tre anni di pandemia vediamo ancora oggi come la percezione generale sia che le patologie cardiovascolari non occupino i primi posti tra le malattie da temere, dato in contrapposizione con quello che vediamo nella vita di tutti i giorni dove la mortalità per cause cardiovascolari occupa i primissimi posti.

Oggi è l’occasione per ribadire, ancora una volta, l’importanza di sensibilizzare il cittadino e il paziente a prendere a cuore la propria salute cardiovascolare a partire dalla prevenzione primaria, sottolineando come sempre la necessità di adottare corretti stili di vita e una sana alimentazione, ma anche e soprattutto secondaria laddove sia presente una condizione patologica che necessita di una presa in carico da parte dello specialista”.

Prevenzione

La prevenzione diventa perciò fondamentale e in tal senso sono d’accordo anche il 92% degli intervistati, anche se però poi solo per il 17% è opportuno eseguire periodicamente visite di controllo (solamente il 31% si è sottoposto ad una valutazione del rischio cardiovascolare negli ultimi 12 mesi).

E poi ci sono i pazienti ad alto rischio cardiovascolare: come sottolineato da Ciro Indolfi della Società Italiana di Cardiologia (Sic), Il tema della prevenzione è di grande importanza per tutti noi, ma diventa cruciale quando si parla di paziente ad alto rischio cardiovascolare: chi è stato colpito da un evento cardiovascolare, infatti, corre un rischio elevato di andare incontro ad un nuovo infarto o ictus negli anni successivi.

Eventi che potrebbero essere sensibilmente ridotti, come ricordano le recenti linee guida della Società Europea di Cardiologia, se venissero sempre più implementate le strategie di prevenzione secondaria”.

Fonte: Agenzia Dire

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