Gli auguri di Buon Natale di Elio Drigo storico presidente di ANIARTI

Redazione 25/12/20
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Riceviamo e pubblichiamo gli auguri di Elio Drigo ex-presidente ANIARTI e fondamentale personaggio storico nella storia del nursing in area critica. In fondo all’articolo il resto della sua biografia.


…il mio pianto è per voi, infermieri e operatori per la salute: tutti. “Eroi”, “angeli” in primavera, “untori” e da aggredire, già in autunno; con la tragedia montante, ampiamente prevedibile, peggiore della prima, ma troppo ignorata con supponenza ed insofferenza.
Troppa parte di questo paese non vi merita.

Gli avete salvato la vita, con amore e dedizione; vi siete reinventati tecnici, facchini e
factotum per rivoltare gli ospedali come calzini e prendervi cura di tutti per quanto possibile
umanamente. Avete buttato l’orologio e offerto disponibilità totale. Riconoscimenti solo orali, tardivi e di breve durata. In molti casi proprio retorici. Avete stravolto i vostri corpi, le vite vostre e dei vostri affetti, nel terrore della morte e, fuori, non si intende rinunciare all’aperitivo e si snobba quel po’ di mascherina.

Il mio pianto è per voi, per le vostre lacrime sui morti per cui avete lottato e che avete
accompagnato; per il vostro struggimento. Per essere costretti a constatare amaramente –
qua fuori – tanta voluta ignoranza della sofferenza umana e tanto, troppo, irresponsabile
rischio. Il mio pianto è per i poveri morti nella solitudine a causa di un sistema sanitario,
universalistico, ma picconato dalla insipienza, dalla superficialità, dal disprezzo aprioristico,
continuo e pigro dei più. Adesso altri infermieri servirebbero e, guarda caso, non ci sono; …i respiratori non sono alimentati solo dalla corrente elettrica e il posto-letto non è solo un luogo…Il mio pianto è per voi, infermieri e operatori che siete morti per prendervi cura di sconosciuti.

La speranza di futuro può fondarsi solo in coloro che credono nel prendersi cura degli altri.
Infermieri e operatori per la salute tutti, questo Natale siete voi. Grazie. Non abbandonateci.

Elio

Biografia Elio Drigo

Infermiere, coordinatore per diversi anni insegnante di Nursing in terapia intensiva nei corsi di Infermiere di Udine, San Daniele d. F. e di Cividale, insegnante di Organizzazione in Area Critica nei corsi per AFD e insegnante di Etica nei corsi di Specializzazione in Assistenza in Area Critica di Udine, nonché nei corsi per Operatore Tecnico dell’Assistenza (OTA); inoltre tutor di tirocinio nel corso di perfezionamento in terapia intensiva per Infermiere presso l’Università di Udine nel 2001-2002.

Ha partecipato fin dal 1981, alla fondazione ed alla vita associativa dell’Aniarti (Associazione Nazionale Infermieri dell’Area Critica – associazione a carattere nazionale con finalità di promozione della cultura infermieristica nello specifico ambito dell’assistenza nelle strutture intensive e dell’emergenza) di cui è stato anche presidente.

Nell’ambito dell’attività dell’associazione Aniarti, ha partecipato attivamente dal 1997, alla fondazione della Federazione Europea tra le Associazioni Infermieristiche di Area Critica – EfCCNa (European Federation of Critical Care Nurses Associations) ed alle successive attività organizzative.

Ha partecipato sia in qualità di organizzatore che di relatore/formatore a circa (circa 100) eventi o corsi formativi nazionali e internazionali; è autore di articoli pubblicati su riviste infermieristiche ed ha curato la traduzione dall’inglese di 2 testi di interesse professionale particolarmente per l’assistenza infermieristica in area critica.

Guida al monitoraggio in Area Critica

Il monitoraggio è probabilmente l’attività che impegna maggiormente l’infermiere qualunque sia l’area intensiva in cui opera.Non può esistere area critica senza monitoraggio intensivo, che non serve tanto per curare quanto per fornire indicazioni necessarie ad agevolare la decisione assistenziale, clinica e diagnostico-terapeutica, perché rilevando continuamente i dati si possono ridurre rischi o complicanze cliniche.Il monitoraggio intensivo, spesso condotto con strumenti sofisticati, è una guida formidabile per infermieri e medici nella cura dei loro malati. La letteratura conferma infatti che gli eventi avversi, persino il peggiore e infausto, l’arresto cardiocircolatorio, non sono improvvisi ma solitamente vengono preannunciati dal peggioramento dei parametri vitali fin dalle 6-8 ore precedenti.Il monitoraggio è quindi l’attività “salvavita” che permette di fare la differenza nel riconoscere precocemente l’evento avverso e migliorare i risultati finali in termini di morbilità e mortalità.Riconosciuto come fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’infermiere, per precisione, accuratezza, abilità nell’uso della strumentazione, conoscenza e interpretazione dei parametri rilevati, questo volume è rivolto al professionista esperto, che mette alla prova nelle sue conoscenze e aggiorna nel suo lavoro quotidiano, fornendo interessanti spunti di riflessione, ma anche al “novizio”, a cui permette di comprendere e di utilizzare al meglio le modalità di monitoraggio.   A cura di:Gian Domenico Giusti, Infermiere presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Perugia in UTI (Unità di Terapia Intensiva). Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Master I livello in Infermieristica in anestesia e terapia intensiva. Professore a contratto Università degli Studi di Perugia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed internazionali. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.Maria Benetton, Infermiera presso Azienda ULSS 9 di Treviso. Tutor Corso di laurea in Infermieristica e Professore a contratto Università degli Studi di Padova. Direttore della rivista “SCENARIO. Il nursing nella sopravvivenza”. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.

a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | 2015 Maggioli Editore

15.00 €  14.25 €

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