Gli auguri di Carlo Verdone per gli infermieri: “Siete troppo forti!”

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Tramite il profilo Facebook del collega Ferdinando Carnoli, infermiere in Pronto soccorso in quel di Sondrio e segretario organizzativo della Funzione pubblica Uil del capoluogo, sono arrivati degli auguri di buone feste tanto apprezzati quanto inattesi per gli infermieri.


A farli, in un videomessaggio (VEDI) col suo inconfondibile faccione ben in vista, è stato uno degli attori comici più amati del nostro paese, Carlo Verdone: «A Ferdinando Carnoli e a tutti gli infermieri dell’ospedale di Sondrio auguro buone feste. Un bacione da Carlo Verdone. Siete forti, troppo forti!»


A La Provincia di Sondrio (VEDI), Carnoli ha così spiegato questa sua amicizia speciale: «Ho con lui un’amicizia di vecchia data. Ogni anno a Natale ci sentiamo per gli auguri e quest’anno ho pensato fosse carino chiedergli se poteva estendere gli auguri a tutti i miei colleghi infermieri


Spesso siamo al centro dell’attenzione per aspetti negativi, per cui avere qualcuno che ci sostiene, tanto più se di un personaggio famoso e simpatico come Verdone, fa sempre piacere. E lui subito ha accettato e mi ha mandato questo video messaggio che ho postato sperando di fare cosa gradita ai colleghi».

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FORMATO CARTACEO

Guida al monitoraggio in Area Critica

Il monitoraggio è probabilmente l’attività che impegna maggiormente l’infermiere qualunque sia l’area intensiva in cui opera.Non può esistere area critica senza monitoraggio intensivo, che non serve tanto per curare quanto per fornire indicazioni necessarie ad agevolare la decisione assistenziale, clinica e diagnostico-terapeutica, perché rilevando continuamente i dati si possono ridurre rischi o complicanze cliniche.Il monitoraggio intensivo, spesso condotto con strumenti sofisticati, è una guida formidabile per infermieri e medici nella cura dei loro malati. La letteratura conferma infatti che gli eventi avversi, persino il peggiore e infausto, l’arresto cardiocircolatorio, non sono improvvisi ma solitamente vengono preannunciati dal peggioramento dei parametri vitali fin dalle 6-8 ore precedenti.Il monitoraggio è quindi l’attività “salvavita” che permette di fare la differenza nel riconoscere precocemente l’evento avverso e migliorare i risultati finali in termini di morbilità e mortalità.Riconosciuto come fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’infermiere, per precisione, accuratezza, abilità nell’uso della strumentazione, conoscenza e interpretazione dei parametri rilevati, questo volume è rivolto al professionista esperto, che mette alla prova nelle sue conoscenze e aggiorna nel suo lavoro quotidiano, fornendo interessanti spunti di riflessione, ma anche al “novizio”, a cui permette di comprendere e di utilizzare al meglio le modalità di monitoraggio.   A cura di:Gian Domenico Giusti, Infermiere presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Perugia in UTI (Unità di Terapia Intensiva). Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Master I livello in Infermieristica in anestesia e terapia intensiva. Professore a contratto Università degli Studi di Perugia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed internazionali. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.Maria Benetton, Infermiera presso Azienda ULSS 9 di Treviso. Tutor Corso di laurea in Infermieristica e Professore a contratto Università degli Studi di Padova. Direttore della rivista “SCENARIO. Il nursing nella sopravvivenza”. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.

a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | Maggioli Editore 2015

Alessio Biondino