Il giudice del lavoro di Agrigento, accogliendo il ricorso di un gruppo di professionisti assistiti dall’avvocato G. Danile, ha annullato la graduatoria per le progressioni economiche orizzontali dei dipendenti dell’Asp e condannato l’azienda agrigentina al pagamento delle spese e a ricominciare daccapo.
Il motivo? Beh, non era necessario, per i partecipanti, indicare il possesso del titolo di infermiere, visto che esserlo era un requisito indispensabile. Ed è assurdo che l’azienda, di fronte all’indicazione di tale titolo, abbia riconosciuto un valore aggiuntivo attribuendo un punteggio superiore a chi l’aveva inserito nella richiesta!
I ricorrenti, infatti, ritenendolo superfluo, non avevano inserito tra i titoli valutabili la Laura in infermieristica o il titolo equipollente, visto che tale titolo era il presupposto fondamentale per poter essere ammessi alla selezione.
Ma l’Asp, oltre a non permettere la rettifica delle domande, aveva attribuito un punteggio superiore a chi, nella richiesta, aveva specificato in qualche modo un imbarazzante “ebbene sì, lo confermo: sono infermiere”. Il giudice non ha potuto fare altro che accogliere il ricorso e condannare l’azienda anche al pagamento delle spese di lite (VEDI Agrigento Notizie).
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