In un breve clip, divenuto virale sui social (soprattutto su TikTok), c’è chi ha voluto augurare buon 2023 a tutti i colleghi infermieri in modo originale. Lo ha fatto prendendo qualche soluzione fisiologica, un pennarello e realizzando un video coi migliori auspici per l’anno nuovo.
Tali auspici, però, pensati come imprescindibili da chi ha realizzato il videomessaggio social per ogni professionista infermiere che si rispetti, stanno facendo discutere non poco la categoria. Il motivo?
Beh… Come sempre, c’è chi accoglie con irrefrenabile entusiasmo queste manifestazioni pregne di sensibilità e chi quasi se ne vergogna, domandandosi se tutto ciò possa avere attinenza con quella che vuole definirsi a tutti i costi una professione vera.
Nel video, sulle varie flebo appese all’asta, si legge in ordine: “amore”, “empatia”, “comprensione”, “gioia”, “dedizione”, “ascolto”, “felicità”, “professionalità”, “carezze e parole dolci”, “conforto”, “sorrisi” e infine “buon 2023”.
E tra amore, gioia, dedizione, felicità, sorrisi, carezze e parole dolci anche noi non possiamo non domandarci: siamo sicuri che, divulgando roba come questa, cittadini, media, giornalisti e politici ci vedranno mai come professionisti veri?
Siamo davvero convinti che la strada degli “angeli”, degli “eroi” e della castrante sindrome di Candy Candy funzioni ancora e che mostrandoci in questo stato patetico e anche un po’ infantile riusciremo mai a farci riconoscere da chi dovrebbe farlo?
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