In migliaia al concorso per infermieri, le RSA tremano: “Rimarremo senza personale”

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In tutta Italia mancano un mare di infermieri e non è di certo una novità. Così capita anche che, tra Assistenti alla Salute “con funzioni infermieristiche”, Super OSS e altre idee terribili che sminuiscono la professione infermieristica e che rischiano di minare la salute dei cittadini, arrivino addirittura dei concorsi pubblici per ricercare le suddette figure professionali e rimpinguare così gli organici rinsecchiti.


In Veneto, Azienda Zero ha pubblicato un bando per l’assunzione a tempo indeterminato di 439 infermieri. Un “bandino”, come lo ha definito la CGIL, visto che va a coprire solo il 10% del fabbisogno di professionisti della Regione. Intanto si sono iscritti in 2549, ma per il presidente Uripa (Unione Regionale Istituti Per Anziani Della Regione, Roberto Volpe, trattasi di «una nuova doccia scozzese per quanto riguarda le strutture per anziani» (VEDI Video Tva Vicenza).


Il motivo? Beh, non è difficile capirlo: intanto che sempre più professionisti nostrani scappano all’estero e mentre gli iscritti ai corsi di Laurea in Infermieristica sono sempre di meno, l’unico modo di trovare infermieri tramite concorso è quello di andarli a “rubare” a case di riposo e RSA.


«Sicuramente più di un migliaio verranno da chi già è infermiere e lavora all’interno delle nostre strutture e non è una sorpresa» spiega Volpe. Che conclude, amaramente: «Il futuro degli infermieri all’interno delle strutture per anziani passa attraverso infermieri che vengono da altri paesi». Eh già: sono circa 600 quelli che, in due anni, sono arrivati in regione da Est Europa, Brasile, Argentina e India.

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Alessio Biondino

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