Qualche settimana fa un’infermiera del centro stomie di Castelfranco (Treviso) è stata formalmente richiamata dalla sua Usl e sollecitata a interrompere la pubblicazione nei suoi spazi social di alcuni video definiti “spinti”, in cui ella dava delle delucidazioni in ambito sessuale.
La professionista, infatti, che su Instagram si fa chiamare “fanni_greenlover” e che si è diplomata come consulente sessuale all’Aispa (Associazione Italiana Sessuologia e Psicologia Applicata), in questi suoi clip senza tabù cercava di spiegare il sesso ai tantissimi giovani che la seguono.
Ma evidentemente, per i rappresentanti della Usl, con questa sua attività extra lavorativa un po’ sopra le righe l’infermiera stava minando il decoro dell’azienda sanitaria per cui lavora.
Come spiegato da Francesco Benazzi (Direttore Generale dell’Usl della Marca) a Il Gazzettino di Treviso,“l’abbiamo richiamata e a breve ci confronteremo. I video sono un po’ spinti. Non sono volgari, ma siamo obbligati a richiamarla: come dipendente dell’azienda sanitaria serve anche un certo decoro.
Si può ovviamente parlare di sessualità, ma senza bisogno di fare le pose. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini che ci chiedevano se ci sembrava il caso.
Magari c’è il rischio di passare per bacchettoni. Ma non mi pare una cosa corretta per un’operatrice sanitaria che, oltretutto, non è né una sessuologa né una psicologa”.
