Lo ha annunciato la capogruppo del M5S in commissione Lavoro e Sanità al Senato, Barbara Guidolin: “Presenterò un emendamento alla legge di Bilancio per inserire gli infermieri e gli Oss (operatori socio-sanitari) fra i lavori usuranti. Un emendamento che ricalca un disegno di legge che ho presentato sia nella scorsa sia in questa legislatura”.
Nella sua nota, pubblicata da Sanità Informazione, la rappresentante pentastellata ha altresì ricordato: “Pur essendo la loro mansione particolarmente faticosa e pesante i paletti del decreto legislativo 67/2011 escludono di fatto queste due categorie dal novero dei lavoratori che possono vedersi riconosciuto tale diritto”.
E poi ha concluso: “Trovo che si tratti di un atto dovuto dopo il fondamentale contributo che infermieri e Oss hanno dato durante la pandemia, e che tutt’ora stanno dando.
Contrariamente a quanto avvenuto durante il Governo Conte II, in questa legge di Bilancio le risorse destinate alla sanità sono insufficienti. Lavoreremo in Parlamento per migliorarla anche su questo aspetto”.
Un “atto dovuto”, certo. Come tanti altri che, tra miriadi di pacche sulle spalle elargite col solo fine di prendere tempo, sono stati puntualmente disattesi da chi di dovere. Speriamo che almeno stavolta non sia così.
Speriamo in un segnale concreto. Anche se, sinceramente, per salvare dal baratro l’infermieristica italiana, quella che la FNOPI definisce la spina dorsale del nostro SSN, crediamo che serva ben altro.