Infermieri e gentilezza: serve davvero un Master per apprenderla?

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Era il 31 gennaio del 2018 quando Vittorio Sgarbi, dopo una dichiarazione alquanto infelice che fece imbufalire gli infermieri gli infermieri italiani (aveva dichiarato: “Di Maio? Al massimo può fare l’infermiere!”), provò a mettere una toppa assai peggiore del buco.

Laurea? Macché… Per essere gentili serve un Master

In un video affidato al suo profilo twitter (VEDI), infatti, perseverò con un assai poco informato “C’è verso gli infermieri la richiesta di laurea necessaria che può anche essere eccessiva, perché l’infermiere potrebbe essere anche buono, gentile e affettuoso senza essere laureato. Eppure gli richiedono la laurea”.

Aveva torto marcio. Perché per essere gentili, a quanto pare, non solo serve una laurea: ma addirittura un master! Già, perché l’ospedale pediatrico Meyer insieme all’Università degli Studi di Firenze hanno lanciato in questi giorni il Master di Primo Livello “La Gentilezza nella relazione di cura in età pediatrica”.

Cura globale della persona con… Gentilezza

Il percorso formativo, coordinato professore di Pediatria generale e specialistica di Unifi Gabriele Simonini, ha l’obiettivo di formare i professionisti del campo sanitario pediatrico al concetto di Cura globale per la persona, dove il perno centrale è rappresentato dalla Gentilezza.

Come? Approfondendo tutti quegli aspetti funzionali che sono necessari per far sì che gli operatori sanitari instaurino una relazione autentica con il bambino/adolescente e con il suo nucleo familiare.

Si va dalle neuroscienze delle emozioni all’umanizzazione delle cure, dalla spiritualità laica della cura al mistero della malattia. Tutti temi che saranno esposti dai docenti dell’area biomedica, psicologica e della comunicazione dell’Università di Firenze.

‘Crediamo fortemente nella gentilezza’

Come spiegato dal direttore generale del Meyer (tra gli ideatori del Master) Alberto Zanobini, Al Meyer crediamo fortemente nella Gentilezza come cifra dell’agire dei nostri operatori. L’attenzione all’aspetto relazionale è e deve essere parte integrante del piano di cura e le specificità dell’area pediatrica – dove ad essere presa in carico è la famiglia intera – richiedono acquisizioni e modalità dedicate. Per questo siamo felici di lanciare questo Master, convinti che le competenze di gentilezza abbiano un valore trasformativo e un impatto protettivo e salutogenico”.

Dettagli

Per specializzarsi in gentilezza, bisogna necessariamente iscriversi alla modica cifra di 1500 euro. Il Master si svolgerà presso il Meyer Health Campus, durerà un anno e partirà a febbraio 2022, con lezioni che si svolgeranno due volte alla settimana (venerdì e sabato mattina). Per tutte le informazioni del caso è possibile inviare una email a gentilezza@meyer.it.

Conclusioni

Al di là di una eventuale soddisfazione personale nel possedere un Master in Gentilezza per poter interagire al meglio coi minori e con le loro famiglie, facciamo seria fatica ad individuare utilità e sbocchi professionali del percorso formativo in oggetto.

E poi… Siamo proprio sicuri che la laicità dell’attività formativa sia in qualche modo garantita? Si parlerà davvero solo di “spiritualità laica della cura”, nonostante uno degli ideatori del percorso sia padre Guidalberto Bormolini?

Ma soprattutto… E’ davvero possibile la gentilezza, così come l’empatia verso il prossimo o altre caratteristiche della personalità di ognuno, possa essere appresa tramite studio e insegnamento?

Autore: Alessio Biondino

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