Infermieri in pensione a 72 anni? Ma anche NO!

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Il Governo Meloni ci ha provato, ma anche stavolta l’idea di mandare in pensione (su base volontaria) tutti i medici del SSN e non solo a 72 anni non è andata in porto.

E non se ne farà nulla nemmeno per le altre professioni sanitarie, tra cui quella infermieristica: in un nuovo emendamento del Decreto Milleproroghe, la Lega aveva infatti provato a inserire nel calderone dei potenziali vecchietti restii ad andare in quiescenza anche gli altri professionisti, con una proposta di modifica articolata e che aveva avuto l’ok del ministro dell’economia (per quanto riguarda le coperture finanziarie).


L’emendamento includeva il «personale medico e delle professioni sanitarie convenzionato con il Servizio sanitario nazionale o in servizio presso strutture private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, ai docenti universitari di medicina e chirurgia, ai dirigenti medici e sanitari di ruolo presso le amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché al personale medico inserito in qualsiasi inquadramento professionale operante presso l’Istituto nazionale di previdenza sociale, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e altri enti pubblici».


Ma tutto ciò non è stato previsto nella riformulazione del governo poi approvata nella commissioni Affari Costituzionali e Bilancio. È stata approvata solo la possibilità per i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta (del SSN o convenzionati), di andare in pensione a 72 anni suonati.


In attesa della prossima conturbante idea per provare a tappare le evidenti voragini degli organici ospedalieri, gli infermieri italiani (e i cittadini) possono tirare un momentaneo sospiro di sollievo. Di certo, il pensiero che in politica ci sia chi pensa che sia una buona idea mandare gli infermieri in pensione oltre i 70 anni, ci fa riflettere sul fatto di quanto i nostri governanti siano lontani dalla nostra sanità e spesso non sappiano nemmeno di cosa parlano, quando elaborano e partoriscono proposte. Altro che riconoscimento come lavoro usurante…!

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Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

FORMATO CARTACEO

L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

Marilena Montalti, Cristina Fabbri | Maggioli Editore 2020

Alessio Biondino