Infermieri nel consiglio di direzione aziendale? I medici dicono NO

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Uno dei motivi per cui l’infermieristica italiana non cresce è quello che vede i medici terrorizzati che i professionisti dell’assistenza rosicchino qualcosa del loro ricco e sfavillante orticello, si sa. E un chiaro esempio in tal senso si è palesemente concretizzato in quel di Trento: i camici bianchi si sono messi letteralmente di traverso per contrastare una proposta di legge che vede l’inserimento di un infermiere nel consiglio di direzione dell’Apss.


A riportare la notizia è stato l’Adige.it, che senza mezzi termini ha spiegato quanto la posizione dei dominus della sanitàsia piuttosto netta: «Un no senza se e senza ma, con anzi i vertici dell’Apss che si stanno muovendo alzando le barricate per “scongiurare il pericolo”».

È già, perché quello degli infermieri nelle posizioni che contano e nelle stanze dei bottoni è senz’altro un incubo per chi da sempre, nella sanità Italiana, fa il bello e il cattivo tempo. Con un infermiere o più in Consiglio, infatti, come potrebbero i signori medici dare ancora per scontati i propri privilegi e il proprio potere?


La proposta di legge, presentata da Claudio Cia (Fratelli d’Italia), ha perciò alzato un gran polverone, anche non si tratta certo di un unicum: in diverse zone del paese, come in Emilia Romagna, che gli infermieri siano nel Consiglio di direzione (visto che rappresentano qualcosa come l’80% della “forza lavoro”) non è di certo una novità.

Eppure… Tant’è: in quarta commissione, intanto che infermieri, Consulta per la salute, sindacati e politici hanno detto sì, Apss (per voce della psicologa e attuale direttrice per l’integrazione socio sanitaria, Elena Bravi) e Ordine dei medici hanno espresso un inequivocabile parere negativo.


Le motivazioni? Chi può dirlo: per giustificare la stroncatura, c’è chi asserisce (secondo l’adige.it) che la nomina di un infermiere nel consiglio di direzione non sarebbe sufficiente a dare adeguato spazio alla voce di quei professionisti nella governance dell’azienda, ma… Come si può non sorridere di fronte a questo chiaro e maldestro tentativo di sminuire ciò che, invece, rappresenterebbe un passaggio decisamente importante per la categoria, almeno in quel di Trento?

Seguiremo l’interessante vicenda, per coglierne eventuali risvolti.

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Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

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L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

Marilena Montalti, Cristina Fabbri | Maggioli Editore 2020

Alessio Biondino