“Infermieri sottopagati dall’Asl per le prestazioni aggiuntive”: la denuncia di Fp Cisl

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La definiscono “attività aggiuntiva”, ma per gli infermieri del Pronto Soccorso questa rappresenta ben poco in termini di compenso. È la Cisl Funzione Pubblica di Pistoia, Lucca e Massa Carrara a svelare il problema (VEDI La Nazione): la retribuzione per questa attività è infatti decisamente inferiore. Il Segretario della Cisl FP Toscana Nord, Enzo Mastorci, esprime la sua preoccupazione e chiede l’intervento della politica locale e degli ordini professionali degli infermieri per affrontare questa grave situazione.


Per chiarire quanto sta accadendo, il Segretario Cisl FP Enzo Mastorci ritiene necessarie alcune premesse. «Le Strutture di Pronto Soccorso della nostra ASL, in particolare quelle della provincia di Lucca, sono in una situazione critica. A maggio 2023 è arrivato un segnale positivo dalla Regione Toscana – continua Mastorci – con l’approvazione della delibera di Giunta n. 532 del 2023, che prevede un aumento della tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive del personale del Pronto Soccorso, al fine di garantire la funzionalità dei servizi di emergenza-urgenza, vista la nota carenza di personale».


Tuttavia, alla fine di giugno 2023, sono circolate voci riguardanti la sospensione del pagamento della tariffa maggiorata per l’attività aggiuntiva a partire dal 1° luglio 2024. «Abbiamo sperato fosse una fake news – dichiara il Segretario Cisl FP – e per questo abbiamo subito scritto al Direttore Generale per chiedere chiarimenti. Purtroppo, la risposta è stata una doccia fredda che ci ha lasciati sbigottiti!».


Infatti «la Asl ha riferito di non poter pagare importi maggiorati per l’attività aggiuntiva – riporta il referente Cisl – e che al momento le prestazioni aggiuntive nei Pronto soccorso possono essere retribuite alla tariffa ordinaria di euro 30, riferendo testualmente che “ …. al fine di dare seguito al riconoscimento della quota di 50 euro è necessario attendere un intervento regionale che indichi alle aziende le modalità retributive di questa tipologia di prestazioni e ripartisca tra le Aziende gli importi a disposizione per l’anno 2024”».

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Alessio Biondino

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