La lettera di medici e infermieri russi: STOP ALLA GUERRA!

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Una lettera aperta, firmata da medici, infermieri e operatori sanitari russi è stata pubblicata dal British Medical Journal (e anche in russo sul sito Madmed Media) per chiedere a gran voce la fine delle ostilità in Ucraina.

La lettera

“Noi, medici, infermieri e paramedici russi ci opponiamo con fermezza alle azioni militari delle forze armate russe sul territorio ucraino. Non parliamo di colpe e non giudichiamo nessuno. La nostra missione è salvare vite umane. È difficile immaginare una professione più umana di quella dei medici.”

“Il nostro aiuto non basta”

“Adesso in questo tempo difficile per entrambi i Paesi, chiediamo l’immediata cessazione delle ostilità per una soluzione politica di pace. Come sempre, noi non dividiamo la gente in amici e nemici, noi abbiamo giurato di aiutare qualunque essere umano senza tenere conto della nazionalità, la religione, o posizioni politiche.

Ma oggi il nostro aiuto non basta. La guerra si porterà via molte vite, colpirà molti che non avremo tempo di aiutare nonostante ogni sforzo.”

“Paura, panico e dolore”

Tutti grideranno per la paura e piangeranno nella stessa lingua. Ogni proiettile, anche quando non raggiunge l’obiettivo e non uccide, porterà comunque paura, panico e dolore. In questo momento è ferito il cuore di tutti: civili, soldati, madri, mogli, bambini. Nessuno merita questa paura, nessuno merita di morire o essere ferito, intenzionalmente o accidentalmente.”

“La vita umana non ha prezzo”

I nostri parenti, amici, pazienti e colleghi sono nei territori attaccati. Non c’è una singola persona tra di loro che tragga beneficio da questo spargimento di sangue. Noi non possiamo voltarci dall’altra parte di fronte al dolore e alla sofferenza che crescono ogni minuto. La vita umana non ha prezzo.

Ci vuole un momento per essere uccisi, ma per essere curati possono volerci anni e per la guerra di adesso pagheremo per anni.

Seguendo il nostro giuramento, e mantenendo l’eguaglianza delle cure di ogni vita chiediamo l’immediata sospensione delle operazioni con armi letali.

Caro Governo, “gli infermieri hanno raggiunto il massimo livello di insoddisfazione”

Alessio Biondino

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