Latina, infermieri presi a bastonate con l’asta della flebo


L’episodio di violenza avvenuto ieri presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina ha scosso profondamente la comunità sanitaria. Due infermieri sono stati brutalmente aggrediti da un paziente in uno stato di alterazione psichica: il soggetto ha improvvisamente afferrato l’asta di una flebo e ha iniziato a bastonare senza pietà i due operatori sanitari, che hanno riportato prognosi di 7 e 10 giorni per contusioni su varie parti del corpo.

È emerso che il paziente era stato inizialmente ricoverato nella sala rossa, destinata ai casi più gravi, ma si era allontanato ed era stato riportato all’ospedale in pericolo di vita.


Le forze dell’ordine sono intervenute sul posto e hanno denunciato l’aggressore, che successivamente è stato ricoverato in Psichiatria. Purtroppo, questo non è il primo episodio di violenza che si verifica presso l’ospedale, con un precedente caso di un’aggressione a una dottoressa in reparto di psichiatria da parte di un paziente desideroso di lasciare il suo letto.

La Fp Cgil ha espresso solidarietà e vicinanza ai lavoratori aggrediti, sottolineando anche le difficili condizioni di lavoro negli ospedali. È evidente che le aggressioni nel pronto soccorso rappresentano un problema serio e complesso che richiede un impegno collettivo per prevenirle e affrontarle, garantendo la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti, nonché la qualità dei servizi di emergenza. Bisogna fare di più.


La mancanza di investimenti nel personale, nelle strutture ospedaliere e territoriali, e la carenza di una medicina territoriale efficace contribuiscono all’aumento delle tensioni e delle criticità nei pronto soccorso. È necessario adottare misure concrete per garantire un ambiente di lavoro sicuro per il personale sanitario e creare spazi idonei per gestire pazienti agitati o potenzialmente pericolosi.

La Direzione strategica della Asl di Latina, in collaborazione con le istituzioni locali come Prefettura e Questura, deve agire prontamente per prevenire ulteriori episodi di violenza contro il personale sanitario. Non possiamo più attendere, sono necessarie soluzioni immediate per eliminare questo grave problema e assicurare la sicurezza di coloro che lavorano per la nostra salute.

Non se ne può più.

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Alessio Biondino

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