Quando e come si fa il lavaggio delle mani per prevenire le infezioni?

Dario Tobruk 30/04/21
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La cute delle mani non è sterile, e quest’anno ci siamo accorti di quanto sia importante saper come fare il lavaggio delle mani. La flora transitoria è composta da virus e batteri che, in condizioni ottimali, proliferano spaventosamente nelle mani per diverse ore. Quando poi, accidentalmente tocchiamo occhi o bocca, nostra o di un paziente, ecco che possono infettare l’organismo. Influenze stagionali e raffreddori, il virus responsabile del Covid, ma non dimentichiamo addirittura l’epatite A: le mani sono un vettore che infetta una persona dopo l’altra!

Inoltre, la flora simbiotica, ha generalmente una funzione protettiva contro altri batteri, ma quando si è immunodepressi o quando ci si ferisce, è possibile venire infettati anche da queste popolazioni batteriche. Raggiungendo tessuti normalmente sterili come il sangue o la vescica, possono quindi diventare patogeni. Il lavaggio delle mani è lo strumento migliore per difendere la cute da questo rischio.

Come fare il lavaggio delle mani e quando si fa?

Centinaia di migliaia di infezioni all’anno in ospedale e molte delle infezioni Covid, secondo il Ministero della Salute, possono essere prevenute con il lavaggio delle mani. Considerato come il sistema più efficace, veloce ed economico, la piena adesione di tutto il personale e dei cittadini eviterebbe molti decessi causati da sopraggiunte infezioni. Inoltre il lavaggio delle mani difende sia il paziente e che l’operatore.

La procedura per lavarsi le mani con il sapone

La durata complessiva del lavaggio delle mani sociale dura tra i 40 e i 60 secondi. L’uso di acqua e sapone viene consigliato con lo scopo di eliminare lo sporco visibile per rimuovere la flora transitoria (come già detto potenzialmente patogena per il paziente) proteggendo così la pelle e ridurre il rischio di infezioni. Esiste una procedura, licenziata dal Centro per la prevenzione e il controllo delle Malattie, in concerto con il Ministero della Salute, che mostra correttamente i giusti movimenti da eseguire per lavarsi le mani con il sapone:

lavaggio delle mani con sapone
lavaggio delle mani con sapone

Igienizzare la mani con la soluzione alcoolica

Se le mani non sono visibilmente sporche, per igienizzarsi le mani, rimuovere la flora transitoria patogena e i virus che vengono veicolati dalle mani, è sufficiente utilizzare la soluzione alcoolica:

lavaggio delle mani con soluzione alcoolica
lavaggio delle mani con soluzione alcoolica

si raccomanda di attendere la totale asciugatura delle mani, prima di concludere l’operazione.

Quando eseguire il lavaggio delle mani?

Come evidenzia il cartello, sono almeno 5 i momenti in cui la procedura è da seguire:

Lavaggiomani1
momenti lavaggio delle mani

ed ovviamente dopo aver utilizzato i servizi igienici!

Consigli: utilizzare acqua tiepida, togliere monili e accessori prima della procedura, mantenere le unghie corte e curate, controllare l’assenza di ferite e lesione delle mani, lavare le mani prima e dopo l’uso dei guanti.

Infine, non guasta mai, un video realizzato da un gruppo studenti del secondo anno del CdL Infermieristica presso l’Università degli Studi di Brescia:

Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin, Twitter)

Fonti:

Per saperne di più:

L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

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Dario Tobruk

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