Lazio, “mancano gli infermieri e i pochi che ci sono fanno gli OSS”

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C’è un’imbarazzante carenza di infermieri in tutto il bel paese, si sa da tempo. Lo sanno da decenni gli addetti ai lavori e sembrano ormai saperlo addirittura i nostri politici, anche se solo da inizio pandemia.

Il problema è che dopo i complimenti commossi e le promesse accorate a chi si è sacrificato in prima linea e continua a farlo tuttora, a quanto pare i nostri benamati politicanti sono tornati a fare ciò che sanno fare meglio, quando c’è da risolvere i problemi dei professionisti dell’assistenza alla persona italiani: orecchie da mercante.

Nursind Roma: ‘Bisogna assumere OSS’

C’è chi va in controtendenza e non chiede ‘solo’ di assumere infermieri. Già, perché per migliorare le condizioni lavorative dei suddetti professionisti e quindi l’assistenza ai cittadini, è necessario anche e soprattutto assumere quel personale di supporto che, quando non è presente, fa sì che gli infermieri si ritrovino a fare un po’ tutto tranne quello per cui si sono laureati.

È con questo intento che il Coordinatore regionale NurSind Lazio, Alessandro Iacchetti, ha scritto ieri alla giunta regionale laziale (VEDI) chiedendo di indire un concorso per colmare le carenze organiche regionali dell’O.S.S.

‘Difforme utilizzo degli infermieri’

“Abbiamo riscontrato che nella Regione Lazio vi è un difforme utilizzo degli infermieri e del personale di supporto O.S.S. rispetto ai rispettivi profili professionali. Questo appare quanto mai inopportuno in questo periodo di emergenza che ha messo in luce la grave carenza di infermieri sul territorio nazionale.”

Iacchetti si riferisce soprattutto al fatto che, in assenza di OSS, gli infermieri siano costretti pressoché ovunque a eseguire l’igiene personale dei pazienti, ad aiutarli a deambulare, a nutrirsi e a svolgere mansioni domestico-alberghiere.

‘Dovrebbero fare ben altro’

Gli infermieri sono formati e assunti per fare ben altro”, tuona a ragione il sindacalista nel suo comunicato (dove viene anche chiesto a Zingaretti & company di integrare l’allegato C del DCA 2011 riguardo i requisiti minimi per l’esercizio delle attività sanitarie e socio sanitarie).

Eppure, a causa di decreti datati e protocolli operativi, di fatto questi professionisti vengono spesso impiegati per fare da operatori socio sanitari.

‘Mortificati a discapito dei cittadini’

Sul sito del Nursind Roma, in conclusione, si legge: Siamo lontani dal management sanitario che valorizza le risorse umane e promuove il lavoro per competenze.

Gli infermieri si ritrovano spesso mortificati in mansioni che impoveriscono la loro esperienza professionale e gli impediscono di svolgere i compiti propri della loro qualifica professionale.

Tutto questo va a discapito dei cittadini che subiscono, non solo la carenza di risorse, ma anche la loro cattiva gestione. Per questo il sindacato NurSind Roma torna oggi a scrivere alla regione affinché aggiorni, quanto prima, il Decreto del commissario ad Acta che risale al 2011.

Si chiede inoltre l’indizione di un bando per gli Operatori Socio Sanitari che permetterebbe agli infermieri di esprimere al meglio il loro potenziale lavorativo.”

“Se mancano OSS in corsia gli infermieri perdono tempo prezioso”

Alessio Biondino

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