L’idea dell’Asl: “Porti un nuovo infermiere? Premio di 400 euro”

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Non si sa più dove trovare nuovi infermieri pronti ad essere assunti, tanto che le aziende sanitarie, invece di pensare ad offerte di lavoro degne, stanno sperimentando iniziative tanto disperate quanto goffe pur di reperirli, di non farli fuggire o di sostituirli (VEDI Super OSS).

L’email

Ed è di queste ore la notizia di una emblematica email inviata ieri mattina, 13 aprile, agli infermieri del comprensorio sanitario di Bolzano: nello scritto la Asl annuncia il via di “una sorta di campagna promozionale” col fine di premiare chi collaborerà attivamente al processo di reclutamento” degli infermieri.

Tradotto in numeri: se porti un infermiere, l’azienda sanitaria ti offre 400 euro alla firma del nuovo contratto giustificando il tutto come “premio di produttività aggiunto”. Se ne porti due, il premio arriva a 800 euro.

Nursing Up: “Siamo sbalorditi”

Che dire… È davvero così che ci si deve muovere per sperare di reperire dei professionisti? Ed è veramente in questo modo che si pensa di risolvere i problemi delle nostre asl ridotte all’osso?

La questione è stata così commentata da Ribetto, referente regionale del sindacato Nursing Up: “Siamo sbalorditi. Abbiamo davanti una politica degna di una compagnia telefonica. Con la differenza che l’Asl non è un’azienda commerciale, ma tratta la salute pubblica”.

Invece di fare offerte di lavoro degne…

E ancora: Ma stiamo scherzando? È questo il modo di amministrare la sanità pubblica? In un momento storico in cui le relazioni con i sindacati sono ridotte ai minimi termini, l’azienda decide di inviare ai suoi collaboratori una mail del genere, senza il ben che minimo confronto con le organizzazioni sindacali”.

Per il Ribetto l’unico modo per sperare in un futuro più roseo per gli infermieri  italiani è soltanto uno: un contratto separato o distinto che riconosca il ruolo, le competenze e le responsabilità di questi professionisti.

Se questo non accade, la sanità pubblica e non solo, rischia il collasso. E piuttosto di riconoscere uno stipendio, strutturato e in linea con quelli europei, ci si inventa di assegnare dei premi una tantum, che non garantiscono assolutamente nulla in termini di risultati pro futuro. Se dopo un anno l’infermiere che ha avuto il contratto a tempo determinato se ne andrà, a cosa sarà servito il premio di 400 euro?”.

Assolutamente nulla. A meno che, per convincerlo a restare, non gli venga offerta almeno una succulenta batteria di pentole in acciaio inox (ridiamoci su, che è meglio).

Super OSS, ovvero la rinascita dell’infermiere generico. L’infermieristica italiana ha fallito?

Alessio Biondino

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