L’infermiera “killer” di Piombino? Non ha ammazzato nessuno

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Vi ricordate di Fausta Bonino, l’infermiera ‘killer’ dell’ospedale di Piombino finita a processo per alcuni strani decessi tra il 2014 e il 2015? Beh… Non sarebbe affatto ‘killer’, visto che è stata appena assolta in Appello.

Ergastolo in primo grado

La donna, che si è sempre dichiarata innocente, era sospettata di aver ucciso 10 degenti tramite delle dosi massicce di eparina. Per questo è stata iscritta nel registro degli indagati nel dicembre del 2015 e poi arrestata nel marzo 2016.

Era stata quindi condannata in primo grado all’ergastolo dal gup del tribunale di Livorno (Marco Saquegna) per omicidio volontario plurimo e aggravato, perché ritenuta responsabile di 4 delle 10 morti contestate dalla Procura.

Assoluzione in Appello

Ma gli avvocati della 58enne, che lavorava nel reparto di rianimazione dell’ospedale Villamarina, hanno presentato ricorso chiedendo l’assoluzione e hanno avuto ragione: la Corte d’Appello di Firenze l’ha infatti assolta “per non aver commesso il fatto” da tutte le contestazioni riguardanti gli omicidi.

“Ancora non ci credo. Mi hanno creduta, non ho mai ucciso nessuno” si è sfogata la donna, accompagnata dai familiari nel palazzo di giustizia fiorentino, che è scoppiata in lacrime dopo la lettura della sentenza. “Non potevano accusarmi per delle menzogne dette da qualcuno, non c’era altro” ha dichiarato.

La Corte ha anche sospeso la condanna a un anno e mezzo di carcere per ricettazione (sempre inflitta in primo grado) per alcuni medicinali rinvenuti nell’abitazione della Bonino durante il suo arresto.

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Alessio Biondino

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