Infermieri “imboscati” in Calabria? La polemica continua: dopo la puntualizzazione del presidente dell’Opi di Cosenza Fausto Sposato, che ha esortato media e addetti i lavori a non utilizzare un termine tanto svilente (VEDI articolo Il presidente OPI: «Infermieri “imboscati”? Non chiamateli così, è mortificante»), ma soprattutto ha spronato le aziende a effettuare una seria ricognizione del personale, è intervenuto anche l’infermiere legale Matteo Incaviglia.
«Il termine imboscati è senz’altro deplorevole, tuttavia dico a Sposato di guardare meglio la realtà», ha consigliato Incaviglia nei suoi spazi social, ripostando il nostro articolo sulla questione.
Che ha poi continuato: «Non è un mistero, anzi è sotto gli occhi di tutti come in quasi tutte le realtà vi siano giovani Infermieri, a volte appena assunti, assegnati nelle direzioni sanitarie piuttosto che in vari uffici ed ambulatori a fronte di Infermieri di 50 60 anni che lavorano da decenni nei reparti a svolgere turni notturni.
Non è un mistero come sovente queste assegnazioni non sono certamente motivate da limitazioni, nel caso sarebbero ovviamente legittime, ma da logiche di altro tipo. Pertanto la questione è complicata e merita un approfondito esame di coscienza in chi ha responsabilità sindacali e di gestione del personale…» ha concluso l’infermiere legale.
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