Minaccia l’infermiera armato: “Devi dare i biscotti a mia madre”. L’azienda: “Cose che possono succedere”

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Come era bello il tempo degli eroi. Ve lo ricordate? Tutti a osannare il personale sanitario, a promettergli valanghe di riconoscimenti, adeguamenti delle retribuzioni, tutti con la lacrimuccia facile di fronte alle foto coi segni delle mascherine… 

Tutti che, finalmente, si erano resi conto della devastante carenza di infermieri, delle loro competenze, del loro percorso e di quanto fossero importanti per tenere a galla il nostro martoriato sistema sanitario. 


Ebbene: tutto dimenticato: siamo tornati alle violenze all’ordine del giorno, agli insulti, ai “titoloni” screditanti dei media (ad esempio, VEDI articolo Quella che ricuce cadaveri col sorriso NON è un’infermiera, ma ormai la frittata è fatta) e alla confusione estrema circa il ruolo di quello che, almeno teoricamente, è un professionista laureato con responsabilità e competenze specifiche.


Ed ecco che un’infermiera viene minacciata di morte, coltello alla mano, per non aver dato i biscotti a un’allegra vecchina. Avete capito bene: lo scorso 1 novembre, nella Rsa di Ca’ Vio (Venezia), un uomo si è accorto che nel pasto della madre mancavano i biscotti e ha perso letteralmente la testa (VEDI Venezia Today).


Ne è nata una accesissima discussione col personale, al termine della quale il soggetto avrebbe estratto dalla tasca un coltellino e minacciato un’infermiera al grido di: «Guarda che faccio sul serio». Terrorizzata, la professionista avrebbe subitamente dato l’allarme intanto che l’uomo, probabilmente resosi conto di averla fatta grossa, si allontanava dalla struttura.


Poco dopo, questo è tornato all’Istituto accompagnato dalla moglie, che si è scusata con gli operatori per il comportamento del marito e cercato di spiegare il presunto periodo di estrema difficoltà dell’uomo che l’avrebbe portato al folle gesto. Intanto, sul posto, erano giunte le volanti del 113 dal Commissariato di Jesolo, che hanno raccolto testimonianze e indizi.


L’area manager del Veneto del gruppo Korian (presente in otto regioni d’Italia con 66 Rsa per anziani, tra cui quella di Ca’ Vio), ha così commentato il fatto: «Lasciamo che l’indagine faccia il suo corso. Sono eventi che possono succedere. Oltre agli ospiti presenti nelle nostre strutture vogliamo tutelare anche i loro famigliari».

Cose che possono succedere, dunque. D’altronde, «la professione infermieristica richiede sacrificio» (parola di direttore didattico, VEDI).

AddText 11 14 11.10.08

Alessio Biondino

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