Miracolo in Sicilia: si alza dalla barella per prendere a pugni infermiere e ausiliario

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È accaduto sabato scorso al pronto soccorso dell’ospedale di Augusta (Siracusa): un paziente, arrivato in ambulanza, avrebbe preteso di essere subito visitato e curato. Trovandosi però di fronte all’attesa e non accettando che posti come il pronto soccorso non funzionino affatto come le Poste o le salumerie, dove ci si mette in coda e si viene chiamati in base all’ordine di arrivo, in preda ad una crisi nervosa avrebbe rinunciato ai suoi indicibili malesseri per dare il meglio di sé: sarebbe sceso dalla barella (miracolo!) e avrebbe preso a pugni in faccia un infermiere e un ausiliario.


L’episodio, denunciato ai carabinieri della Compagnia di Augusta (che hanno avviato le indagini per fare luce sulla vicenda), è stato fermamente condannato dal commissario dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone: «Condanno fermamente l’atto di aggressione nei confronti degli operatori del Pronto soccorso di Augusta. Il personale sanitario dedica la propria vita a garantire cure e assistenza a chiunque ne abbia bisogno e non dovrebbe mai essere oggetto di violenza. Chiedo a tutti i cittadini di rispettare il lavoro e la dedizione dei nostri operatori, affinché possano continuare a svolgere il loro ruolo nel migliorare la salute e il benessere della comunità senza paura o minacce».


Anche il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa (Daniele Passanisi) e il segretario territoriale della Cisl Fp Ragusa Siracusa (Mauro Bonarrigo) hanno commentato quest’altra parentesi di scarso rispetto verso gli operatori sanitari: «L’increscioso episodio di aggressione è l’ennesimo che, purtroppo, continuiamo a registrare in tutti gli analoghi servizi di emergenza della provincia. È indispensabile garantire maggiore sicurezza a tutti gli operatori della Sanità. Un tema di carattere nazionale ma che, proprio per tale motivo, ha necessità di un più alto livello di attenzione, di trovare più adeguate risposte e maggiore sensibilità da parte di tutte le Aziende Sanitarie».

Intanto le aggressioni, da Nord a Sud, continuano pressoché indisturbate.

Alessio Biondino

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