OMS: Coronavirus? Estremamente improbabile la fuga da laboratorio

Dario Tobruk 30/03/21
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Qual è l’origine della pandemia da Covid? Dove e quando è iniziato tutto? Questa è una domanda che assilla milioni di persone da più di un anno. L’OMS sta cercando di trovare una risposta certa, non di certo per soddisfare la curiosità delle persone, ma per evitare che ciò si ripeta anche in futuro. Magari con altri agenti patogeni.

Le ipotesi proposte sono state numerose, e la fuga del virus, accidentale o meno, da un laboratorio cinese, è stata per tanto tempo tra le più discusse. Ipotesi che ormai, secondo quanto riportato dall’ANSA, è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “estremamente improbabile” secondo un rapporto stilato durante una missione volta ad indagare le origini della pandemia da Covid-19.

La teoria secondo cui il virus sia stato creato artificialmente a Wuhan è stata sostenuta dall’ex presidente americano Donald Trump, famoso per le sue fake news, e che ha persino ordinato alla sua intelligence nazionale d’indagare e trovare le prove che sostenessero le sue affermazioni.
Non passò troppo tempo prima che l’ipotesi dell’errore umano sia stata etichettata come una teoria complottista. Oggi anche l’OMS si è esposta su questa teoria, definendola “estremamente improbabile“.

Quindi qual è l’ipotesi più probabile dell’origine della pandemia Covid?

La causa più probabile, anzi “molto probabile“, come descritta dallo studio dell’OMS, è quella della trasmissione del virus dai pipistrelli all’uomo attraverso un altro animale sconosciuto. Questo spingerà i ricercatori ad ulteriori studi per tentare di trovare l’animale ignoto che ha trasferito il virus all’uomo. Informazione fondamentale se si vuole evitare il ripetersi di un evento simile.

Altra ipotesi “possibile“, è la trasmissione attraverso la carne congelata ad uso e consumo umano. La terza ipotesi, quella della fuoriuscita da un laboratorio cinese, rimane ad oggi, quella “estremamente improbabile“. Nonostante questo giudizio, questa ipotesi, però, non è ancora del tutto esclusa e fa parte del raggio di indagine degli esperti dell’OMS che dovranno trovare l’animale misterioso prima di poter confermare definitivamente che la causa del Covid è stato un animale e non l’uomo.

Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)

Gestione della crisi Covid-19 per i piccoli imprenditori e i professionisti

In un contesto così incerto e negativo causato dal Covid-19, centinaia di migliaia di imprenditori, artigiani, commercianti, esercenti pubblici, professionisti si sono trovati in Italia, nell’arco di pochi giorni, a dover interrompere il loro lavoro. Ripartire è stato ancora più difficile, tra maggiori costi, dovuti alle misure di sicurezza e alle conseguenze della forzata inattività, e minori ricavi, per la generale caduta del reddito, e l’inevitabile cautela dei clienti.Di fronte a questo scenario, questa guida intende aiutare tutti gli operatori economici (Pmi, piccoli imprenditori di industria, artigianato, commercio, agricoltura, servizi, e lavoratori autonomi), ed i professionisti che li sostengono, a trovare il percorso più idoneo per il superamento della crisi.Dopo aver preso atto delle più autorevoli previsioni sul futuro dell’economia (cap. 1), il testo si focalizza sull’analisi delle cause della crisi di impresa (cap. 2), la cui conoscenza, non solo consente di reagire meglio (cap. 3), ma soprattutto permette di individuare quelle misure organizzative e gestionali per il rilancio dell’attività, che costituiscono l’oggetto del cap. 4. Nello sforzo teso al rilancio, è giusto avvalersi delle misure messe in campo dal Governo (cap. 5), senza dimenticare quelle di sicurezza sanitaria (cap. 6), e per meglio attuare le misure è una buona idea seguire la metodologia del Business Plan, descritta in modo pratico nel cap. 7.Se tutte queste iniziative non fossero sufficienti, non c’è nulla di male nell’avvalersi delle soluzioni alla crisi di impresa, tanto più che esse consentono di continuare l’attività imprenditoriale o professionale. Ecco dunque che l’autore, dopo aver richiamato le novità sulle procedure concorsuali (cap. 8), illustra in modo semplice quelle destinate ai piccoli operatori economici, ossia l’accordo di composizione della crisi (cap. 9) e la liquidazione del patrimonio (cap. 10), per passare poi alle soluzioni previste dal R.D. 267/42 per le Pmi, ovvero il piano di risanamento (cap. 11), l’accordo di ristrutturazione dei debiti (cap. 12), il concordato preventivo (cap. 13).Attraverso la messa a disposizione di materiale online, viene garantito l’aggiornamento del testo in merito alla conversione in legge del Decreto Rilancio.MASSIMILIANO DI PACEÈ docente universitario dal 1998, e insegna International Trade all’Università di Tor Vergata dal 2010. Ha lavorato in 16 paesi esteri in 5 continenti, ed in qualità di Professore straordinario ha coordinato 2 Mba, uno in Inglese e uno in Russo, oltre a un Bachelor in Spagnolo. Ha pubblicato una ventina di libri in diritto di impresa, economia e politica economica, politiche e diritto comunitario, e oltre 1.100 articoli, di cui più della metà in quotidiani, ed i restanti in riviste economico-giuridiche. Ha svolto docenze presso una decina di università e oltre 1.000 giornate di formazione in un centinaio di enti, tra cui le principali associazioni di categoria, le Camere di Commercio e il mondo della Pa, in materie economiche, aziendali e giuridiche.

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