Osservatorio integrazione sociosanitaria: le prime 100 buone pratiche

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L’Osservatorio, promosso da Federsanità e Agenas, ha tracciato, in evento dedicato a Roma, il bilancio dell’anno appena trascorso su quanto realizzato in Italia dalle aziende sanitarie pubbliche, dagli enti locali e dalla sinergia col terzo settore.

Sono 100 le buone pratiche maggiormente significative raccolte in 8 Regioni. Dalla presa in carico dei più fragili alle esperienze dei centri antiviolenza, dalle azioni di comunicazione e formazione fino alle attività di supporto per la salute mentale, dai servizi di assistenza domiciliare alle iniziative per il benessere delle comunità locali.


Raccogliere le esperienze realizzate finora nell’integrazione sistemica tra sanitario e sociale, per metterle a disposizione dei decisori istituzionali e delle organizzazioni pubbliche e private che operano a questo scopo. È questa l’esigenza che ha portato alla nascita dell’Osservatorio.

Lo scopo non è quindi la premiazione fine a se stessa delle buone pratiche: “È su questa idea-forza, ovvero evidenziare esperienze di integrazione per alimentare l’evoluzione profonda dei sistemi – ha spiegato Domenico Scibetta project leader di OISS – che si sono saldate le volontà convergenti di Agenas, Federsanità e Anci, a partire dal periodo pandemico per convergere fortemente verso la nuova stagione delle riforme, recate dalle Missioni M5C2 e M6C1 del PNRR”.


Nel corso dell’evento, in particolare, sono state presentate le esperienze delle prime 4 regioni: Piemonte con i progetti “Nursery” Asl Biella, “Vaccini per adulti una strategia tra AOU e Comuni” AOU Novara, “Vite in Gioco” dei Comuni di Chieri, Moncalieri, Carmagnola, Nichelino e Asl To5, “Spazio Fragilità” ASL Novara e Progetto COT di ASL To3; Lombardia con i progetti “La cartella Sociale Informatizzata” ASST di Lodi, “Modello Lecco” Asst Lecco, “lo Sportello Care Giver” ASSTNord Milano, “Dal generale al particolare: gli osservatori in ATS Milano” e il progetto EDA nel Rhodense e il progetto “Caregiver Familiari :aver cura di chi si prende cura” del Collegio dei Sindaci di ATS Bergamo; le Marche con i progetti INRCA dei Punti Salute, Progetto Marea, Dimissioni protette e progetto inclusione e invecchiamento attivo. Infine, il Friuli-Venezia Giulia con i progetti “Ospedale di comunità” nell’ Area giuliana, “Un dono in Comune” di Codroipo e Medio Friuli, “FVG in movimento. 10mila passi di Salute”, “Progetto ARIA” di supporto ai Caregiver dell’ASP “Umberto Primo” Pordenone, “Progetto SEARCH” di ASFO, “Il ruolo delle Farmacie rurali – Farmacie di comunità, presenza sul territorio per la continuità dell’assistenza” di Federfarma FVG e il Comune di Sauris.


“Sono particolarmente contento – dichiara il Direttore Generale di AGENAS Domenico Mantoan – di questo momento di approfondimento. Le buone pratiche presentate oggi (…) saranno oggetto di implementazione del Portale della Trasparenza al quale AGENAS sta lavorando da mesi rappresentando così la base di convenzionamento e finanziamento per i progetti di Regioni e Comuni previsti nelle Missioni 5 e 6 del PNRR.”

Nel giugno 2023 si è insediato il Comitato Tecnico-Scientifico presso Anci e ha svolto una prima sessione di lavoro nel settembre successivo. Su iniziativa di Organizzati in strettissimo partenariato con Federsanità e le Anci regionali, tra ottobre e dicembre2023 si sono svolti i primi Laboratori Territoriali del Piemonte, della Lombardia e delle Marche, mentre una quarta giornata è stata realizzata a marzo 2024 in Friuli Venezia-Giulia. I Laboratori hanno prima analizzato alcune tra le esperienze di integrazione più significative, e successivamente hanno promosso sugli stessi temi il dialogo pubblico tra le istituzioni e le organizzazioni comunali, aziendali, regionali.


“Il 2023 – ha spiegato il vicepresidente vicario di Federsanità Giovanni Iacono – è stato caratterizzato dall’insediamento del Comitato Tecnico-Scientifico e dall’avvio dei Laboratori Territoriali, piena integrazione istituzionale e tecnica tra Federsanità Agenas e Anci e le diverse realtà dove, concretamente ed efficacemente, il sociale e il sanitario rendono servizi di eccellenza alle fragilità. Il 2024 vedrà i diversi soggetti coinvolti impegnati nella conclusione della mappatura nazionale.

Sara Sacco

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