Palermo, premiati gli “infermieri straordinari”

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Si chiama “Daisy Award”, un riconoscimento internazionale con cui si premiano i cosiddetti “infermieri straordinari” e a riceverlo sto stati Mariangela Piazza, coordinatrice infermieristica dell’Unità di chirurgia addominale e lo staff dell’Unità infermieristica di cardiotoracica dell’Ismett di Palermo (VEDI L’eco del Sud).

A essere scelti come destinatari del premio, nato da un’idea della famiglia di J. Patrick Barnes (ragazzo statunitense morto nel ’99 a causa delle complicazioni di una malattia autoimmune), sono quei professionisti che vengono segnalati dai pazienti, dai loro familiari e dallo stesso personale sanitario.


Come si legge in una nota di Ismett: «L’assistenza e la compassione mostrate dal personale infermieristico a Pat e alla sua famiglia durante il ricovero e anche dopo la morte del figlio, hanno fatto sì che la famiglia sentisse il bisogno di trovare un modo speciale per ringraziarli. Ismett è il primo ospedale italiano ad avere dato il via al programma. Ma il programma dell’Ordine degli Infermieri di Palermo è di estendere il ‘Daisy Awards’ a tutti gli ospedali cittadini».

Come invece evidenziato dal presidente dell’Opi Palermo (Antonino Amato) e dal consigliere dello stesso Ordine (Gianfranco Episcopo): «Con questo premio si vuole dare un pieno riconoscimento all’eccezionale lavoro svolto da questi colleghi, punte d’eccellenza della nostra professione. Ci sono tanti professionisti che operano ogni giorno nelle realtà sanitarie e ospedaliere cittadine, grazie ai quali possono essere garantiti servizi essenziali alla collettività. È doveroso che questo impegno venga riconosciuto e valorizzato. Con questa consapevolezza vogliamo che il ‘DAISY’ sia presente in ogni nosocomio e realtà sanitaria di Palermo».


Durante la premiazione era presente anche Peggy Hayden, Direttore del programma Magnet Hospital presso UPMC (centro medico dell’Università di Pittsburgh partner americano di ISMETT). Un programma che ha come obiettivo principale, sottolinea Hayden, quello di «creare ospedali magnete ovvero strutture ospedaliere che pongono particolare cura e attenzione al personale sanitario dipendente, esercitando una speciale attrazione su di esso (come se fossero una calamita, appunto). 

Un’attrazione che si manifesta attraverso il benessere del professionista, il quale, motivato e incoraggiato, tende a restare a lungo nella stessa azienda. In altre parole, gli ospedali magnete conservano a lungo lo stesso personale.


La partecipazione alla premiazione Daisy mi ha dato modo di osservare ISMETT, una straordinaria struttura ospedaliera, e di conoscere le persone che vi lavorano questo è già parte del percorso verso l’accreditamento Magnet. L’esperienza maturata con il percorso Daisy è un’occasione per ripartire con grande slancio. La mia speranza è che i “Champions” condividano questa esperienza per riaccendere la scintilla innescata prima del Covid, che ci ha costretti a fermarci per un lungo periodo, ma che è ancora presente in tutti noi» conclude il direttore.

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Alessio Biondino