Piemonte, sanitari non vaccinati ancora tutti in corsia?

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Un colpevole e inspiegabile ritardo riguardante sanzioni e provvedimenti, sta pericolosamente lasciando tanti operatori sanitari piemontesi, che hanno scelto di non vaccinarsi contro la Covid19, liberi di vagare per le corsie degli ospedali.

Nelle altre regioni fioccano i provvedimenti

Già, perché intanto che nel resto d’Italia fioccano trasferimenti, ferie forzate e sospensioni senza stipendio, sembra che le Asl piemontesi brancolino ancora nel buio, a parte un’eccezione (la dipendente di una cooperativa sociale di Chivasso, che si è vista confermare il provvedimento di sospensione dal giudice cui si era rivolta con un ricorso).

‘Chi non si vaccina non può lavorare in ospedale’

Eppure l’assessore alla Sanità Luigi Icardi lo ha ribadito più volte: La legge va applicata in maniera rigorosa. Non possiamo permettere che chi non si vaccina e opera a contatto con persone fragili com’è chiunque vada in ospedale, possa essere veicolo di contagio”.

Cosa non funziona?

Che sta succedendo, allora? Qualcosa non funziona negli uffici chiamati a comporre gli elenchi del personale non vaccinato? Si lavora ancora con telegrafo e/o con amanuensi in là con l’età? O trattasi di pura e semplice disorganizzazione?

Sembra infatti che, come riportato da Lo Spiffero, in molte realtà tali elenchi non siano ancora pronti. E se sono pronti, rimangono arenati nelle Asl invece di essere inviati ai datori di lavoro.

Elenchi non inviati e ricorsi al Tar

Dulcis in fundo, ci sono i ricorsi al Tar che vanno ulteriormente a ingigantire il già ingiustificabile ritardo; e ciò anche se, come sottolineato dall’ex magistrato Rinaudo, “sono destinati a un fallimento macroscopico”.

E i non vaccinati guadagnano tempo…

Però fanno guadagnare tempo a chi non vuole immunizzarsi contro la Covid19, ma che pretende di rimanere in corsia a contatto con i pazienti.

E forse è proprio queso che gli operatori contro l’obbligo vaccinale o dichiaratamente no vax vogliono fare: continuare a lavorare indisturbati, provando in tutti i modi a prendere tempo, fino al 31 dicembre; data in cui la misura introdotta dal Governo cesserà i suoi effetti. A meno che non vi sia una proroga…

Autore: Alessio Biondino

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