Come altamente prevedibile, l’imbarazzante diatriba ECM italiana fatta di scadenze, minacce, annunci di sanzioni, offerte formative per la maggior parte ridicole (spesso con le risposte disponibili ancora prima delle domande) e corse irrazionali e scriteriate all’acquisizione di crediti come fossero dei lasciapassare da esporre ad eventuali controllori, si è conclusa in una scontata ed inevitabile proroga (VEDI).
E ciò a due giorni dalla fine dell’anno, termine ultimo per potersi mettere in regola. Non proprio un condono, certo (i crediti andranno comunque ottenuti, seppur con un anno in più di tempo per poterlo fare), ma di sicuro un’altra roboante pagliacciata che minerà ancor di più la già scarsa serietà ed utilità dell’intero sistema percepite dai professionisti.
In quanti, infatti, erano davvero convinti che le tante chiacchiere elargite da governanti e rappresentanti professionali si sarebbero infine tradotte in terribili sanzioni per gli inadempienti?
Quanti infermieri si aspettavano di essere multati, sospesi, radiati, frustati, esposti al pubblico ludibrio o crocifissi in corsia in chiaro stile fantozziano per non essere aggiornati?
Veramente i nostri governanti e i vari rappresentanti professionali pensavano che i moltissimi professionisti inadempienti lo fossero per scarsa voglia di aggiornarsi e non per il fatto di essere massacrati da doppi turni, da riposi saltati, da ferie non concesse, da una pronta disponibilità sistematicamente abusata e da una vita familiare sempre più complicata?
Sul serio si erano convinti di poter e dover “punire” quegli ex eroi ribelli (oltreché fannulloni e sconsiderati), sospendendoli o radiandoli, col rischio di dover abbassare la saracinesca di tutti (o quasi) gli ospedali Italiani per mancanza del numero minimo di personale?
Ma soprattutto e al di là di tutto, pagliacciate incluse… Quand’è che si rimetterà finalmente mano a un sistema che, così com’è, evidentemente, rappresenta un chiaro insulto all’intelligenza e alle necessità formative dei professionisti?
