Quando l’infermiere deve fare anche il barelliere «per ridurre il rischio infettivo»

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Dopo l’obbrobrio di Caserta, grazie a cui l’azienda sanitaria ha di fatto certificato il demansionamento infermieristico (VEDI articolo Cambio pannolone? «L’infermiere è responsabile dei bisogni assistenziali tutti»), in queste ore è apparso in rete un altro documento piuttosto emblematico circa il perpetuo, scontato, impunito e scellerato sfruttamento degli infermieri da parte delle aziende.

Stavolta, da quanto si apprende, la frittata sarebbe stata fatta in Calabria, nell’ospedale di un importante città. Secondo quanto denunciato da una collega che ci lavora e che vuole rimanere anonima per evitare qualsivoglia problema, sarebbe stato imposto a lei e ai suoi colleghi di fungere, di fatto, anche da barellieri.


Nel post del collega Simone Gussoni, che ha voluto pubblicare il messaggio privato ricevuto dalla donna insieme al documento, si legge: «Buongiorno Simone, sono una collega che lavora nel settore chirurgico. Il nostro direttore, con una circolare interna in accordo con il direttore Sanitario ci costringe nei giorni di seduta operatoria ad abbandonare il reparto per accompagnare i pazienti in SO…

Avendo una carenza cronica di personale sia infermieristico che personale di supporto ci ricatta dicendoci che è lui il responsabile se accade la qualunque. Nonostante abbiamo parlato, straparlato, spiegandogli che l’infermiere è responsabile al 100% sul pz non vuole sentire ragione, a parte il demansionamento che ogni giorno siamo costretti a subire in quanto il personale di supporto non c’è e quando è disponibile viene inserito nel turno di notte (quando non ci sono interventi chirurgici).


Spesso ci sono solo due infermieri in turno ed entrambi devono lasciare il reparto completamente scoperto (dicendo ad i pazienti più orientati di controllare quelli meno orientati o post operati recenti) per andare a prendere i pazienti nel blocco operatorio.

Usiamo letti obsoleti, vecchi, rigidi di 50 anni fa… il nostro primario ribadisce che a noi non accade nulla e che la responsabilità è esclusivamente sua… quanta ignoranza… paragonano l’oss all’infermiere, figurati tu  a che livello siamo.
Afferma che avere in turno un oss o un infermiere non cambia nulla… anche  perché c’è qualcuno…..pochi che fanno abuso di professione (oss). Il primario ribadisce ad ogni paziente che gli Oss e gli infermieri possano svolgere le stesse mansioni in corsia, sotto la sua responsabilità.
Cosa dobbiamo fare? Abbiamo paura di ritorsioni…».

Altro che più specializzazioni, più libera professione e altri contentini… Come diavolo può essere in qualche modo “attrattivo” tutto questo? Urgono rivoluzioni vere.

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Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

FORMATO CARTACEO

L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

Marilena Montalti, Cristina Fabbri | Maggioli Editore 2020

Alessio Biondino