Il raid dell’Umberto I: “Nessuna attenuante, hanno aggredito 2 donne”

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Durante la presentazione del Centro integrato di senologia con sede all’Eastman, la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni ha rilasciato delle dichiarazioni a Il Corriere della Sera sugli inqualificabili momenti vissuti dal personale sanitario del Policlinico Umberto I lo scorso sabato notte, quando il pronto soccorso romano è stato attaccato da decine di facinorosi no pass.

‘Inaccettabile e intollerabile’

Nessuna attenuante per gli autori dell’aggressione ai nostri operatori sanitari. Ancora più inaccettabile e intollerabile è essersela presa con due donne” ha spiegato la rettrice, spalleggiata dal direttore generale del Policlinico Fabrizio d’Alba e dall’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato.

Per la Polimeni si è trattato di Un’azione inqualificabile alla quale reagire con fatti concreti. Hanno offeso persone che da 18 mesi lavorano indefessamente e sono state aggredite mentre svolgevano col solito impegno il loro servizio di assistenza ai cittadini”.


La tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari

I principali fattori di rischio si rinvengono negli atteggiamenti negativi dei
pazienti nei confronti degli operatori, nelle aspettative dei familiari e nei lunghi tempi
di attesa nelle zone di emergenza, che risultano in grado di sviluppare danni fisici, ma
anche disturbi psichici, negli operatori che subiscono violenza.
Il provvedimento legislativo, nel recare un sorta di diritto penale a presidio della
medicina, interviene con una severa risposta sanzionatoria, ma il problema va risolto
anche affrontando e rimuovendo le radici profonde della violenza … di un paziente che
arriva a colpire il proprio medico.

La tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari

Oggi i giornali, le tv, il web e tutti i media li chiamano “i nuovi eroi”.Eppure, da tempo è nota a livello mondiale una nuova emergenza sociale: la violenza contro di loro, la violenza nei confronti degli operatori sanitari.Ogni giorno, sono dati forniti dall’Inail, in Italia si verificano infatti ben 3 episodi di violenza contro gli operatori sanitari, comprensivi di intimidazioni e molestie.I principali fattori di rischio si rinvengono negli atteggiamenti negativi dei pazienti nei confronti degli operatori, nelle aspettative dei familiari, e nei lunghi tempi di attesa nelle zone di emergenza.Varata in piena pandemia da Covid-19, la legge 14 agosto 2020, n. 113, “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”, tenta di rispondere all’esigenza di sicurezza avvertita dal personale medico-sanitario, e contiene varie misure sia a livello sanzionatorio sia a livello educativo e preventivo.Viene inoltre introdotta un’ipotesi speciale del delitto di lesioni personali, una nuova circostanza aggravante comune, in presenza della quale i reati di lesioni e percosse diventano procedibili d’ufficio, e una sanzione amministrativa.Per rispondere, nell’immediatezza, alle esigenze innanzitutto di praticità degli operatori, il volume presenta un primo commentario e una dettagliata e accurata analisi della legge n. 113/2020, e tenta altresì di prefigurare le ricadute derivanti dall’impatto delle nuove disposizioni nel tessuto normativo del sistema.Fabio PiccioniAvvocato del Foro di Firenze, Patrocinante in Cassazione. LLB presso University College of London, è Docente di Diritto penale alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali della Facoltà di Giurisprudenza, Coordinatore e Docente di master universitari e corsi di formazione. Giornalista pubblicista, è autore di pubblicazioni e monografie in materia di Diritto penale e amministrativo sanzionatorio.

Fabio Piccioni | 2021 Maggioli Editore

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‘Operatori sanitari presi di mira’

Fatti concreti che, a quanto pare, sono già in fase di studio: “Ci stiamo pensando, dopo tanti sacrifici in questi lunghi mesi di emergenza Covid, i nostri operatori sono stati presi di mira e questo è un vero insulto. Con l’assessore D’Amato penseremo a come reagire per tutelare il nostro personale più esposto. Intanto serve una più stretta sorveglianza dei luoghi a rischio”.

‘Atti di sopraffazione e squadrismo’

Anche il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, ha usato parole piuttosto dure sugli assurdi fatti di sabato notte e ha voluto esprimere tutta la sua “vicinanza agli operatori sanitari e alle forze dell’ordine. Condanno questi atti di violenza folli e contrari al pluralismo delle idee, anzi, sono tutto il contrario, sono sopraffazione e squadrismo. Vicinanza agli operatori sanitari, siamo tutti con voi e non vi lasceremo mai soli”.

Autore: Alessio Biondino

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